21/02/2011, 00.00
INDIA
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Grande marcia cristiana a Mangalore per chiedere giustizia sugli attacchi alle chiese

Decine di migliaia di cristiani di ogni confessione hanno sfilato imbavagliati per rifiutare la relazione omissiva della commissione Somasekhar. Il vescovo D’Souza: “Siamo qui per mostrare il nostro dolore e il risentimento per l’ingiustizia sofferta dai cristiani”. Chiesta un’indagine affidata al Central Bureau of Investigation.

Mangalore (AsiaNews/Agenzie) – Oltre 50mila cristiani, appartenenti a 45 diverse congregazioni hanno manifestato ieri a Mangalore contro “il rapporto distorto” della Commissione Somasekhar sugli attacchi alle chiese del 2008. La dimostrazione, una delle più numerose  degli ultimi anni, ha visto la partecipazione di di molti vescovi da parte di cinque confessioni diverse. Un memorandum è stato consegnato al primo ministro Yeddyurappa, chiedendo che il governo dello Stato affidi le indagini al Central Bureau of Investigation (Cbi), e respinga il rapporto Somasekhar. (18/02/2011 Digiuno e sit-in di vescovi e fedeli contro un falso rapporto sulle violenze in Karnataka).

I dimostranti hanno sfilato in silenzio, vestiti di nero e con la bocca coperta da un bavaglio, e sventolando bandiere nere, per oltre due chilometri. Il punto di arrivo della manifestazione è stato Nehru Maidan, dove diversi leader cristiani, fra cui il vescovo cattolico della diocesi di Mangalore, Aloysius Paul D’Souza, hanno chiesto al governo dello Stato e al governatore di respingere la relazione e di istituire un’indagine affidata al Cbi. “Non siamo qui per imporre la nostra volontà al governo o alla società, ma per mostrare il nostro dolore e il risentimento per l’ingiustizia sofferta dai cristiani a causa del rapporto, che nasconde i veri responsabili degli attacchi alle chiese” ha dichiarato mons. D’Souza.

Il memorandum mette in luce le falle del rapport Somasekhar. “Il rapporto non dà un panorama degli incidenti a livello dello Stato. Ci sono stati attacchi sistematici nello stesso momento in maniera organizzata in Karnataka, e questo non viene spiegato. Il rapporto tace su questo aspetto. La commissione ammette l’eccesso nell’uso della forza da parte della polizia contro i cristiani a Permannur e Kulashekar. La commissione ammette le mancanza dei funzionari in molti luoghi. Tuttavia la commissione discolpa funzionari e agenti di polizia. E’ contraddittorio”.

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