23/05/2025, 13.50
VIETNAM
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Hanoi: si allunga la vita ma cresce l’emergenza sanitaria tra gli anziani

di Steve Suwannarat

L’aspettativa di vita in Vietnam supera i 74 anni, ma aumentano le malattie croniche tra gli over 60, in particolare tra gli uomini. La sanità pubblica si trova per questo alle prese con costi elevati, carenze nei servizi sanitari e una transizione demografica sempre più rapida: entro il 2050 un vietnamita su quattro sarà anziano.

Hanoi (AsiaNews) La popolazione vietnamita vive sempre più a lungo, ma l’invecchiamento porta con sé un aumento delle malattie croniche tra gli anziani, in particolare tra gli uomini. Secondo i dati ufficiali, l’aspettativa di vita nel Paese è oggi di 74,88 anni, con una differenza significativa tra uomini (70,23 anni) e donne (79,49 anni). Tuttavia, solo 65,4 di questi anni sono vissuti in buona salute.

A preoccupare le autorità sanitarie è soprattutto la crescita, definita “critica”, di patologie non trasmissibili come diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari, osteoartrite e tumori. A queste si aggiungono disturbi cognitivi, perdita di memoria e depressione, spesso presenti in forma combinata: ben il 77% degli anziani soffre di due o più malattie croniche.

I numeri allarmano, ma dietro questa crisi sanitaria emergente vi sono anche fattori strutturali: un sistema di prevenzione ancora fragile, servizi di supporto alla terza età carenti, stili di vita poco salutari e una cultura della salute dell’anziano rimasta a lungo in secondo piano, oscurata dalle priorità dello sviluppo economico.

Il passaggio da un quadro dominato da malattie infettive a uno segnato da patologie croniche impone alla sanità vietnamita un cambio di rotta nelle politiche sanitarie per gli anziani. Una sfida resa più complessa dai costi elevati: per un ultrasessantenne, le spese mediche sono sette-otto volte superiori rispetto a quelle di un minore. Un fardello che pesa sulle famiglie, soprattutto nelle aree rurali, dove può spingere interi nuclei nella povertà.

Secondo l’Istituto Pasteur di Ho Chi Minh City, le malattie croniche rappresentano l’80% dei decessi nel Paese. Solo l’ipertensione colpisce circa tre milioni di persone, di cui almeno 1,4 milioni necessitano di cure costanti. Anche il diabete è in aumento: oltre la metà degli 1,2 milioni di casi censiti richiede trattamenti continuativi.

La sanità pubblica si trova dunque di fronte a un compito urgente: rafforzare il monitoraggio e la prevenzione, e garantire risorse adeguate per fronteggiare la transizione demografica. Una priorità non più rimandabile in un Paese dove la popolazione over 60 è cresciuta del 50% nell’ultimo decennio, raggiungendo i 14,2 milioni su 101 milioni di abitanti. Secondo le proiezioni, entro il 2050 gli anziani rappresenteranno un quarto della popolazione vietnamita.

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