11/07/2025, 10.06
INDIA
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Haryana: padre uccide la figlia tennista perché 'troppo indipendente'

di Nirmala Carvalho

A Gurugram, Radhika Yadav, 25 anni, è stata assassinata dal padre con cinque colpi di pistola. L’uomo ha confessato, dicendo che i compaesani lo deridevano per il fatto di vivere mantenuto dalla figlia, tennista di talento che gestiva una propria accademia. Una tragedia che riaccende i riflettori sui delitti d’onore in India.

New Delhi (AsiaNews) – Una giovane tennista di livello nazionale è stata uccisa dal proprio padre perché “troppo indipendente”. La tragedia è avvenuta ieri a Gurugram, nello Stato di Haryana, dove Radhika Yadav, 25 anni, è stata uccisa a colpi di pistola dal padre Deepak Yadav, 49 anni, ex dipendente di banca.

Secondo quanto riferito dalla polizia locale, l’uomo ha confessato il delitto durante l’interrogatorio iniziale, durante il quale ha detto di essere stato spinto ad agire a causa dei continui commenti e insulti ricevuti dagli altri residenti del villaggio, che lo accusavano di vivere alle spalle di Radhika e mettevano in discussione la sua reputazione per la crescente visibilità della figlia.

“Quando andavo al villaggio per comprare il latte, le persone mi deridevano dicendo che vivevo con i soldi di mia figlia. Questo mi dava molto fastidio. Alcuni hanno anche messo in dubbio il suo carattere. Le ho chiesto di chiudere la sua accademia di tennis, ma lei ha rifiutato”, ha dichiarato l’uomo nel verbale registrato dalla polizia.

Secondo la ricostruzione, Radhika si trovava in cucina a preparare la colazione quando il padre ha preso la sua pistola legalmente detenuta, una calibro .32, e le ha sparato cinque colpi. La giovane è stata trasportata d’urgenza all’Asia Maringo Hospital, dove è stata dichiarata morta.

A ritrovare il corpo è stato lo zio della ragazza, Kuldeep Yadav, fratello dell’assassino, che vive al piano inferiore della stessa abitazione. “Ho sentito uno sparo. Quando sono salito ho trovato mia nipote distesa a terra in cucina. Il revolver era sul pavimento del salotto”, ha raccontato alla polizia. È stato lui a sporgere denuncia.

Radhika era una promessa dello sport indiano. Dopo aver riportato una lesione alla spalla in un incontro recente, aveva sospeso la carriera agonistica, ma aveva fondato un’accademia di tennis a Gurugram, dove allenava giovani atleti.

Negli ultimi mesi, tuttavia, la crescente visibilità pubblica della ragazza, anche attraverso i social media e un’apparizione in un video musicale, aveva generato forti tensioni in famiglia.

Il caso ha sollevato indignazione in tutto il Paese, mettendo ancora una volta in evidenza il peso dei pregiudizi patriarcali nella società indiana. “Viviamo in una società malata, che disprezza le donne soprattutto quando non si conformano alla mediocrità e al patriarcato”, ha scritto un’attivista per i diritti delle donne sui social, commentando la vicenda.

Nonostante i ripetuti appelli delle organizzazioni per i diritti umani, in India continuano a essere diffusi i cosiddetti “delitti d’onore”, spesso motivati da una presunta “disonorabilità” legata all’autonomia o alle scelte relazionali delle donne.

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