28/02/2007, 00.00
CINA
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Hu Jintao invita l’esercito a limitare corruzione e sprechi

In un articolo sul quotidiano delle forze armate si legge che il presidente cinese ha varato nuove norme che prevedono un’economia di mercato più ampia e la fine della vendita dei terreni destinati ad uso militare.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il presidente Hu Jintao ha ordinato all’esercito cinese di integrare il proprio supporto logistico ed i progetti di infrastrutture con un’economia di mercato più ampia, che deve essere mirata ad evitare sprechi, sovrapposizioni e corruzione. Lo riporta il People's Liberation Army Daily, quotidiano delle forze armate nazionali.
 
Secondo alcuni analisti militari, l’ordine cerca di frenare la rampante corruzione e gli abusi di potere sempre più presenti all’interno dell’Esercito per la liberazione del popolo. L’articolo riporta inoltre che Hu ha fornito ai quadri militari una lista di 11 regole, che includono l’obbligo di acquistare il materiale non essenziale nei mercati aperti al pubblico e prevedono l’ingresso di compagnie non nazionali nelle gare d’appalto per i progetti di infrastrutture. L’articolo non riporta alcun dettaglio su come queste nuove norme influiranno sul bilancio totale dei militari, ma prevede entro il 2010 un ingresso nel mercato comune del 15 % dei fondi stanziati per l’esercito.
 
Nello stesso tempo, il ministero cinese per il territorio e le risorse naturali, quello per le finanze ed il dipartimento generale per la logistica dell’esercito hanno pubblicato un comunicato congiunto che intima alle gerarchie militari di interrompere la vendita non autorizzata dei terreni destinati alle forze armate. Secondo il testo, ogni nuova vendita “dovrà essere sottoposta agli uffici provinciali, che la dovranno prendere in considerazione e poi decidere”. Inoltre, sono state programmate delle ispezioni nelle case dei militari di carriera, che dovranno dimostrare di non vivere in maniera “stravagante” rispetto al loro ruolo.
 
L’appello del presidente è l’ultima di una serie di norme e leggi che vogliono regolare la vita dell’esercito. Le prime riforme delle forze armate dell’era attuale risalgono al 2004, quando Hu prese il potere sull’esercito dalle mani di Jiang Zemin, che lo aveva plasmato in modo da garantirsene la fedeltà personale. 
 
Come prima cosa, Hu ha smobilitato oltre 200mila ufficiali, portando il numero degli effettivi a 2,3 milioni, ed ha promosso al grado di generale 10 ufficiali maggiori, che sono andati a sovrintendere i rami più importanti delle forze armate, fra cui le politiche del Partito, la propaganda e la disciplina interna. In questo modo, spiegano diversi analisti, egli cerca di spezzare la presa di Jiang sui soldati ed assicurarsi la loro fedeltà.
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