26/02/2007, 00.00
CINA
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Il Partito chiede nuova fedeltà alle forze armate

In una serie di articoli apparsi sul quotidiano ufficiale dell’Esercito per la liberazione del popolo, le autorità cinesi chiedono a tutti i soldati di mantenere alto lo spirito comunista e di mettere gli interessi delle forze armate al primo posto durante il prossimo ricambio dei leader nazionali
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità cinesi hanno chiesto ancora una volta agli ufficiali dell’Esercito per la liberazione del popolo (Pla) di mantenere alto fra i soldati lo spirito comunista e di mettere gli interessi delle forze armate al primo posto durante il prossimo ricambio dei leader nazionali e la riforma militare. Lo riporta il quotidiano ufficiale dell’esercito.
 
In 3 articoli apparsi sul PLA Daily, infatti, si legge che “gli ufficiali devono rinunciare ai propri benefici personali per pensare al bene comune: se ognuno fa ciò che vuole, la nostra armata diverrà un piatto bucato, inutile ed incapace di fare il proprio dovere”. Questo fenomeno “avrebbe serie ripercussioni sul Partito e sulla nazione”.
 
Le richieste sono state fatte una settimana dopo il lancio di un nuovo sistema logistico nazionale che comprende tutte le risorse militari e permette loro di essere riposizionate sul territorio con più efficienza. Secondo lo schema, infatti, le forze armate di terra, aria ed acqua beneficeranno di fondi, risorse e tecnologie messe in comune e saranno in grado di scambiarsi informazioni.
 
Il sistema rappresenta una svolta epocale rispetto alla tradizione, che prevede la supremazia delle forze di terra su tutte le altre. Secondo Milton Liao Wen-chung, ricercatore militare di Taiwan specializzato sul Pla, il sistema funziona già da 7 anni: esso è stato però approvato solo ora in maniera formale dal presidente Hu Jintao, che ricopre anche il ruolo di presidente della Commissione militare centrale.
 
Per Liao, è significativo che vengano equiparate le 3 espressioni militari cinesi e perda il suo ruolo dominante l’esercito di terra, dove “molti degli attuali leader hanno compiuto il servizio militare”.
Le prime riforme delle forze armate dell’era attuale risalgono al 2004, quando Hu prese il potere sull’esercito dalle mani di Jiang Zemin, che lo aveva plasmato in modo da garantirsene la fedeltà personale.  Come prima cosa, Hu ha smobilitato oltre 200mila ufficiali, portando il numero degli effettivi a 2,3 milioni, ed ha promosso al grado di generale 10 ufficiali maggiori, che sono andati a sovrintendere i rami più importanti delle forze armate, fra cui le politiche del Partito, la propaganda e la disciplina interna. In questo modo, spiegano diversi analisti, egli cerca di spezzare la presa di Jiang sui soldati ed assicurarsi la loro fedeltà.
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