18/06/2014, 00.00
INDONESIA

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I cattolici indonesiani celebrano Gotaus, movimento laico a sostegno dei seminari minori

di Mathias Hariyadi

Obiettivo del gruppo è raccogliere denaro e fondi per finanziare le attività di base e la vita. A giugno esso festeggia i 13 anni di attività; la sua opera essenziale per la vita dei seminari e la formazione degli alunni. Vescovo indonesiano: l’opera di Gotaus è “testimonianza” fondamentale di fede verso gli altri.

Jakarta (AsiaNews) - In questo mese di giugno, i cattolici indonesiani festeggiano i 13 anni di attività di Gotaus, associazione nata per sostenere i seminari minori sparsi per l'arcipelago e garantire agli iscritti la possibilità di studio e formazione. Per ricordare l'evento, nei giorni scorsi alcuni membri della Conferenza episcopale ha celebrato l'Eucaristia, nel corso di un rito presieduto dal responsabile Kwi per la Formazione nei seminari mons. Dominikus Saku, vescovo di Atambua, diocesi dell'isola di Timor, nella provincia di East Nusa Tenggara. Alla funzione hanno partecipato anche altri membri della Conferenza episcopale, ex responsabili della formazione seminarile e personalità della Chiesa locale. 

Gotaus mutua il proprio nome da "Gerakan Orangtua Asuh untuk Seminari", un movimento che unisce i sostenitori dei seminari minori sparsi per il Paese e presente in diverse diocesi, con una particolare concentrazione a Jakarta dove vanta moltissimi iscritti. L'obiettivo è quello di raccogliere denaro e fondi fra i cattolici indonesiani, per finanziare le attività di base e la vita di tutti i giorni dei seminari e dei loro studenti. 

Rivolgendosi ai molti membri di Gotaus mons. Saku sottolinea che "la vostra vocazione è essere 'testimoni' della fede nella Chiesa indonesiana" e aiutare i seminaristi a vivere al meglio il proprio percorso vocazionale. Il vostro ottimo lavoro nella raccolta fondi, continua il prelato, è certo un elemento significativo di fede, oltre che di testimonianza verso gli altri. I Seminari sono il cuore di ogni diocesi, ha quindi aggiunto, e per questo la vostra opera è "al centro" della vita della comunità cattolica del Paese. 

Nel tempo Gotaus è diventato un elemento essenziale per la Conferenza episcopale indonesiana, nel sostenere e organizzare lavoro e aiuti finanziari per i seminari. In passato, nel campo della raccolta fondi si era distinto il movimento cattolico Semangat, formato da elementi di primo piano dell'economia e della finanza nazionale. A novembre di ogni anno i vertici della Chiesa indonesiana si riuniscono a Jakarta, per celebrare con una speciale funzione - alla presenza di tutti i vescovi del Paese - l'opera di Gotaus. In molti casi i prelati sono presenti alle iniziative del gruppo cattolico, per sostenere in modo concreto l'opera e favorire la raccolta fondi. 

In Indonesia, nazione musulmana più popolosa al mondo, i cattolici sono una piccola minoranza composta da circa sette milioni di persone, pari al 3% circa della popolazione. Nella sola arcidiocesi di Jakarta, i fedeli raggiungono il 3,6% della popolazione. La Costituzione sancisce la libertà religiosa, tuttavia la comunità è vittima di episodi di violenze e abusi, soprattutto nelle aree in cui è più radicata la visione estremista dell'islam, come ad Aceh. Essi sono una parte attiva nella società e contribuiscono allo sviluppo della nazione o all'opera di aiuti durante le emergenze, come avvenuto per in occasione della devastante alluvione del gennaio 2013. 

 

 

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