29/05/2006, 00.00
Cina - Vietnam
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I cattolici vietnamiti si uniscono alla preghiera per la Chiesa in Cina

Continuano le adesioni alla campagna lanciata dalla Chiesa sotterranea. I cattolici vietnamiti pregano per la libertà religiosa "di entrambi i Paesi". "Noi preghiamo sempre per l'unità della Chiesa in Cina", scrivono le carmelitane da Taiwan. Adesioni anche da Cuba e da numerosi altri Paesi.

Hanoi  (Asianews) – Anche il Vietnam si è unito alla preghiera chiesta dalla Chiesa sotterranea cinese, "sorella nel regime di governo", perché sacerdoti e vescovi sottoposti a pressioni e minacce per separarli dal Papa abbiano fortezza e coraggio. Accade nella diocesi settentrionale di Vinh, dove ci sono anche giovani cattoliche sposate con cinesi, ed anche a Saigon, dove in piccoli gruppi si sono riuniti per pregare per le Chiese che vivono nei Paesi socialisti, Cina e Vietnam.

 "Noi – dice un sacerdote vietnamita della diocesi di Thai Binh – preghiamo con il Papa per la Chiesa sotterranea della Cina e la Chiesa del Vietnam, preghiamo per la libertà di religione in entrambi i Paesi". Un laico di Saigon racconta che nella sua parrocchia ogni sabato c'è un incontro di preghiera per "studenti emigrati". Provenienti da diverse diocesi del Viet Nam, pregano e recitano il Rosario per le Chiese del Vietnam, della Cina e "degli altri Paesi nei quali esse incontrano difficoltà da parte dei governi".

"La mia famiglia – racconta a Ho Ci Minh City una lavoratrice – è cattolica e vive nella diocesi di Vinh. Noi ogni giorno lavoriamo molto duramente, ma non abbiamo mai abbastanza cibo. La parrocchia ci ha aiutati, pregando l'uno per l'altro: noi preghiamo per noi ed anche per i cattolici cinesi". In un'altra parrocchia del Vietnam centrale, dove ci sono 4mila cattolici, 300 dei quali di minoranze etniche, ci sono state preghiere di gruppo. "Stiamo insieme – racconta uno di loro – combinando le diversità, leggendo la Bibbia, cantando inni con la comunità. Abbiamo pregato nella nostra lingua, durante la festività dell'Anno nuovo, specialmente per la Chiesa di Cina e Vietnam".

Adesione è arrivata ad AsiaNews da parte di un sacerdote di un altro Paese comunista, Cuba, che ricorda di essere stato ordinato da un vescovo "quasi moribondo, a causa dei maltrattamenti subiti".

Sostegno all'iniziativa era stato dato fin dal primo momento dai tre cardinali asiatici creati da Benedetto XVI. "Vogliamo pregare – aveva detto da Hong Kong il card. Zen - perché restino saldi nelle nostre radici cristiane e cattoliche di affetto e legame verso il Papa". Da Seoul il card. Cheong aveva sottolineato che "molti in Corea sperano che la Cina abbia la libertà religiosa". Da parte sua il card. Gaudencio Rosales, informando della sua personale unione nella preghiera, aveva fatto sapere di voler parlare della "campagna" con gli altri vescovi delle Filippine.

Con loro, parrocchie, conventi, sacerdoti in pensione, associazioni, famiglie e singoli fedeli di tutto il mondo hanno dato il loro sostegno all'invito di AsiaNews ad unirsi alla preghiera dei cattolici cinesi.

Da ultimo, le clarisse di un monastero in Grecia, che parlano del loro "amore appassionato per tutta la Chiesa che soffre" e le salesiane della Coruna di quello "per il popolo cinese". "Noi preghiamo sempre per l'unità della Chiesa in Cina", scrivono le carmelitane da Taiwan. Un australiano, nell'anniversario dell'attentato a Giovanni Paolo II, invoca sulla Cina la protezione della Vergine di Fatima. Un sacerdote di Montreal, in Canada, fa sapere di aver avuto l'ispirazione di pregare per la Cina durante un pellegrinaggio a Lourdes. "Possa il governo cinese – aggiunge – rendersi conto che la comunione con Roma darà un grande vantaggio non solo per la Chiesa, ma per tutto il Paese". Dalla Cina, si è unita anche Josefina, una volontaria che lavora tra i lebbrosi.

"Al termine di ogni Santa Messa chiederò di recitare una preghiera alla Madonna per i cattolici 'ufficiali' della Cina e per i loro pastori", scrive un parroco di Prato. Lo stesso fa un sacerdote norvegese di Bergen; mentre il Comitato organizzatore del pellegrinaggio Macerata-Loreto fa sapere di aver inserito la preghiera per la Cina nelle intenzioni della marcia del 10 giugno. La Pastorale giovanile della diocesi di Como informa che proporrà ai ragazzi che parteciperanno alle loro attività estive il sostegno ad un seminarista cinese. Qualche altro sacerdote informa che la Chiesa in Cina è stata nelle intenzioni delle messe; alcuni fedeli hanno chiesto la stessa cosa ai loro parroci, in tanti hanno diffuso l'invito tra gli amici.

Preghiere sono state annunciate dall'Australia, la Polonia, Taiwan, la Bosnia, la Romania, il Paraguay, l'Argentina, la Spagna, l'Ungheria, la Repubblica ceca.

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