08/08/2004, 00.00
VATICANO
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Il Papa: proseguire nel rinnovamento cominciato col Concilio

Le Olimpiadi siano occasione di pace in un mondo segnato dall'odio

Castel Gandolfo (AsiaNews) - I prossimi giochi olimpici come occasione di pace nel mondo turbato e talora sconvolto da tante forme di odio e di violenza, il ricordo della prima enciclica di Paolo VI come stimolo a proseguire, in modo consapevole, l'autentico rinnovamento ecclesiale avviato con il Concilio Vaticano II ed un pensiero al pellegrinaggio che il 14 e il 15 compirà a Lourdes i temi affrontati da Giovanni Paolo II prima e dopo la recita dell'Angelus, oggi a Castel Gandolfo.

Occasione festosa, con il Papa in buona forma, disceso come di consueto nel cortile della Villa pontificia, dove ha accolto con sorrisi e cenni delle mani i cori che sono risuonati in spagnolo, inglese e italiano, con i fedeli impegnati in una allegra gara a superare in forza e calore il saluto che ogni gruppo ha rivolto al Papa. E un'orchestra canadese che alla fine ha raggruppato tutti i circa tremila presenti in un comune evviva finale.

"Due giorni fa, nella festa della Trasfigurazione – ha detto il Papa - abbiamo ricordato l'anniversario della morte del Servo di Dio Paolo VI. Tale ricorrenza ha assunto un significato particolare, perché proprio quarant'anni or sono, il 6 agosto del 1964, questo mio venerato predecessore pubblicò la sua prima Enciclica, la Ecclesiam suam. In quel memorabile documento, egli dichiarò fin dall'inizio il suo amore appassionato per la Chiesa, chiamata a riflettere la luce gloriosa del volto di Cristo; e indicò alcune fondamentali 'vie della Chiesa': la coscienza di se medesima, il rinnovamento, il dialogo. 'La Chiesa – scrisse – è viva oggi più che mai! Ma a ben considerare sembra che tutto ancora resti da fare; il lavoro comincia oggi e non finisce mai'. Queste parole conservano piena attualità e stimolano tutti i credenti a proseguire, in modo consapevole, l'autentico rinnovamento ecclesiale avviato con il Concilio Vaticano II".

"Tra qualche giorno – ha aggiunto il Papa – si aprirà ad Atene la ventottesima edizione dei Giochi Olimpici. Invio il mio cordiale saluto alle delegazioni ufficiali, ai rappresentanti delle nazioni, agli atleti e a quanti prenderanno parte alle Olimpiadi. Desidero anche salutare con speciale calore la città di Atene, ricordando la cordialità con cui il popolo greco mi ha accolto in occasione del mio pellegrinaggio sulle orme dell'apostolo Paolo. Auguro di cuore che nel mondo, oggi turbato e talora sconvolto da tante forme di odio e di violenza, l'importante evento sportivo dei Giochi costituisca un'occasione di sereno incontro e valga a promuovere l'intesa e la pace tra i popoli. Sulle Olimpiadi e sull'intero mondo dello sport invoco la materna protezione della Vergine Santissima".

A Maria Giovanni Paolo II ha voluto "affidare anche il pellegrinaggio che, a Dio piacendo, compirò al Santuario di Lourdes, sabato e domenica prossimi, per celebrarvi l'Assunzione di Maria nel centocinquantesimo anniversario della proclamazione del dogma dell'Immacolata". Appuntamento che ha ripetuto, poco dopo, in francese, rivolgendosi nella loro lingua ai fedeli di quel Paese presenti nel cortile.

L'ultimo saluto, come di consueto, per i pellegrini di lingua italiana. Tra loro " il gruppo della parrocchia di San Martino in Vigodarzere e alcune mamme che hanno rifiutato l'aborto, con i loro bambini, accompagnate dalle responsabili della comunità "Opera Mater Dei ", di Castel Gandolfo". A tutti, infine, il Papa ha augurato "una buona

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