13/11/2009, 00.00
VIETNAM
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Il Vietnam ha bisogno di promuovere il lavoro degli operatori sociali

di JB. Vu
Studiosi, esperti e operatori nazionali e internazionali, riuniti all’università di Dong Thap hanno evidenziato la necessità di dare sostegno a un settore che nel Paese ha visto la luce solo nel 1992. L’esempio dei malati di Aids, un dramma che riguarda 300mila casi, in 63 province su 63.
Dong Thap (AsiaNews) - Il Vietnam ha bisogno di promuovere il lavoro sociale, che è un settore nuovo per il Paese, visto che la formazione per tale professione è cominciata solo nel 1992. L’esigenza è emersa pienamente da un incontro tenutosi alla universtà di Dong Thap dal 10 al 12 novembre, in occasione della Giornata internazionale del lavoro sociale (12 novembre).
 
Sul tema “operatori sociali e cambiamento sociale”, alla conferenza hanno preso parte 347 delegati, comprese 10 organizzazioni non governative internazionali e le Cariats di Saigon, Xuan Loc e Phu Cuong, alcuni sacerdoti, suore e una cinquantina di laici cattolici, 12 gruppi dei centri sociali e sette universitari di Hanoi, Hue e Ho Chi Minh City.
 
“Dal 1987 – ha spiegato il vicepresidente della Scuola vovazionale Hoa Binh, della diocesi di Xuan Loc – il Vietnam è passato dal sistema burocratico-amministrativo all’economia di mercato ed è entrato in una politica di porte aperte, per lo sviluppo dell’economia nazionale. Ciò – ha proseguito – presenta l’aspetto positivo di promuovere lo sviluppo ecnomico, ma ne derivano anche aspetti negativi. Il divario traa ricchi e poveri sta prendendo piede sia nelle zone urbane che in quelle rurali. La scuola non è stata preparata in tempo per affrontare la globalizzazione, manca di piani di studio, materiale di insegnamento e libri per andare avanti nell’integrazione internazionale”.
 
Padre Nguyen Cong Anh ha riferito che “attualmente a Ho Chi Minh City ci sono programmi che aiutano 5mila bambini per l’alimentazione, l’abitazione in istituti, centri di preparazione e che danno sostegno a 20mila bambini poveri delle comunità bisognose della città. Ma questo rappresenta solo un aiuto di emergenza”. “Ora – ha detto ancora – abbiamo bisogno di avere decisioni concrete e sostenibili per i prolemi sociali. Gli operatori sociali hanno bisogno di lavorare con i genitori, le comunità, le organizzazioni di massa, quelle religiose e chiedendo la cooperazione delle organizzazioni sociali in patria e delle organizzazione non governative internazionali”.
 
“Il Vietnam – ha evidenziato poi una operatrice di Action Aid Viet Nam, TTN - ci sono quasi 300mila casi di persone colpite da Aids, in 63 province su 63, il 97% dei distretti e dei comuni ha persone affette da quella malattia. Nel prossimo futuro, se non avremo abbastanza operatori sociali e politiche sociali per combatterne la diffusione, ogni 60 gamiglie avremo una persona colpita dall’Aids e ogni minuto avremo un altro caso e anche le donne che vivono in famiglia saranno a rischio di infezione”.
 
Concludendo i lavori, il vicerettoree dell’università di Dong Thap ha evidenziato in primo luogo come gli operatori sociali che lavorano in campo sociale sono veramente necessari e utili per la realtà del Vietnam di oggi e come essi sono di aiuto per lo sviluppo complessivo del Paese; in secondo luogo, comunque, le università ,ancano di strumenti di insegnamento, di operatori sociali, docenti con esperienza: i piani di studio sono gravati di teoria e impongono troppe materie agli studenti; il settore del lavoro sociale, infine, ha molto contribuito alla società, le attività sociali sono state gradualmente aiutate per il cambiamento sociale e la concreta comprensione della società, passo dopo passo”.
 
Dung, progettista di una Organizzazione non governativa internazionale ha detto ad AsiaNews che “il ruolo degli operatori sociali è mirato ad aiutare persone, gruppi e comunità a individuare le questioni e risolvere i problemi con i quali essi si confrontano, ad avere attività sociali per intervenire o proteggere la nostra gente. Per aiutare e sviluppare i campi del lavoro sociale e contribuire al pieno sviluppo umano del Vietnam abbiamo bisogno della cooperazione con le Ong internazionali e della presenza e della cooperazione dei gruppi religiosi”.
 
 
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