21/07/2008, 00.00
NEPAL
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In Nepal conclusa la seconda tornata per l’elezione del Presidente

di Kalpit Parajuli
Si attende il risultato del voto espresso dai membri dell’Assemblea Costituente, chiamati a scegliere il primo Capo di Stato nella storia del Paese. Sabato è stato invece nominato il vice-presidente che ribadisce “imparzialità” e “tutela” delle minoranze etniche.

Kathmandu (AsiaNews) – Si è conclusa questa mattina la seconda tornata elettorale per l’elezione del primo presidente della storia del Nepal. I membri del Parlamento hanno avviato le operazioni di voto alle 8 del mattino; il conteggio delle schede è iniziato all’una del pomeriggio ora locale e dovrebbe terminare entro le 4, con la proclamazione del vincitore.

La nomina del capo dello Stato porrà fine a una situazione di stallo che dura da tre mesi, quando il voto dell’Assemblea Costituente ha sancito il passaggio dalla monarchia – al potere da oltre 240 anni – alla Repubblica democratica federale.

Da fine maggio si aspetta l’elezione della prima carica dello Stato, posizione per la quale sono in lizza due candidati di origine indiana: Rambaran Yadav, appoggiato dal Congresso nepalese (che sabato scorso ha mancato l’elezione al primo turno per un pugno di voti, 15 sui 298 previsti) e Ramraja Prasad Singh, sostenuto dall’alleanza maoista. Secondo alcune fonti i partiti minori fra cui il Partito dei lavoratori hanno appoggiato Yadav, leader dell’Alleanza democratica, ribaltando le previsioni della vigilia che davano per favorito il candidato maoista Singh.

Se la prima carica dello Stato resta ancora vacante, i membri dell’Assemblea hanno invece sancito l’elezione a vice-presidente di Paramananda Jha, anch’egli esponente della minoranza etnica del Madhesi di origine indiana. Il vice-presidente ha ottenuto 305 voti, ben 62 in più del rivale sostenuto dai maoisti.

Raggiunto da AsiaNews negli istanti successivi alla nomina, Paramananda Jha non ha nascosto la propria soddisfazione ma ha voluto al contempo precisare che “ricoprirà l’incarico in maniera libera e imparziale”, guardando sempre al “interesse del Paese” e all’integrità del “territorio nazionale”. “Ogni cittadino ha pari diritti – sottolinea il neo vice-presidente – per questo verranno tutelate anche le minoranze”. Paramananda Jha è nato nel distretto di Saptari, nella regione meridionale del Terai il 20 aprile del 1945. Ha ricoperto l’incarico di giudice nella Corte del Paese e si è presentato alle urne come candidato del Madhesi Rights Forum, ricevendo il sostegno decisivo dell’Alleanza Democratica.

Per l’elezione del Presidente, al secondo turno sarà sufficiente la maggioranza relativa: egli rimpiazzerà il deposto Re Gyanendra alla guida del Paese. Dall’abolizione della monarchia, i principali partiti politici non hanno saputo trovare un accordo volto alla formazione del nuovo governo a causa di gravi problemi interni, fra i quali proprio la nomina del Presidente e del Primo ministro del Paese.

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