In rialzo le borse asiatiche, dopo l’accordo sul default degli Stati Uniti
Tokyo chiude con un rialzo dell’1,34%, Manila con un + 1, 04. In rialzo le aperture anche a Hong Kong e Mumbai.
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Le borse asiatiche tirano un sospiro di sollievo e chiudono in rialzo, dopo l’accordo sul tetto del debito Usa annunciato questa notte dal presidente Barack Obama. La nuova intesa, che evita così il default tecnico degli Stati Uniti, prevede un aumento del tetto di 14,3 miliardi di dollari a 2,4 miliardi di dollari e una riduzione del deficit di circa mille miliardi di dollari nei prossimi 10 anni, oltre a un ulteriore taglio alla spesa di 1,5 miliardi di dollari entro il 2021.
Così, la borsa di Tokyo termina gli scambi in rialzo dell'1,34%. L'indice Nikkei termina a quota 9.965,01, con un progresso di 131,98 punti, con buoni per gli investitori anche dai conti finanziari diffusi da società della Corporate Japan, come Sumitomo Mitsui, Mizuho, Mitsubishi Ufj e Nomura. Il dollaro, invece, ha recuperato posizioni soprattutto contro lo yen, portandosi a 77,68 yen.
Chiusura in netto rialzo anche per la borsa di Manila, con l'indice Pse (Philippine Stock Exchange) in rialzo di 46,9 punti o dell'1,04% a 4.550,53. L'indice All share ha guadagnato 23,78 punti, o lo 0,76%, a 3.146,84. Scambi per 5,06 mld di pesos (119,93 mln di dollari) di controvalore.
Avvio in rialzo anche nelle altre piazze. La borsa indiana di Mumbai, con il Sensex a 18.352,23 (+0,85%), a Hong Kong l’indice Hang Seng sta salendo dell’1,5%.
“La spada di Damocle è stata sollevata dalla testa del mercato asiatico – commenta P K Basu, direttore dell’agenzia Daiwa Capital Markets di Singapore – ma bisogna continuare a tenere d’occhio il mercato del lavoro americano”. Secondo l’analista, se le cifre saranno deludenti “i mercati azionari saranno di nuovo sotto pressione”.
Ulteriori timori riguardano i tagli della spesa di oltre mille miliardi di dollari – da spalmare sui prossimi 10 anni – che potrebbero avere un impatto sull’economia. Tuttavia, Obama ha assicurato che i tagli avverranno nel breve periodo, così da non far affondare la fragile economia degli Stati Uniti.
Così, la borsa di Tokyo termina gli scambi in rialzo dell'1,34%. L'indice Nikkei termina a quota 9.965,01, con un progresso di 131,98 punti, con buoni per gli investitori anche dai conti finanziari diffusi da società della Corporate Japan, come Sumitomo Mitsui, Mizuho, Mitsubishi Ufj e Nomura. Il dollaro, invece, ha recuperato posizioni soprattutto contro lo yen, portandosi a 77,68 yen.
Chiusura in netto rialzo anche per la borsa di Manila, con l'indice Pse (Philippine Stock Exchange) in rialzo di 46,9 punti o dell'1,04% a 4.550,53. L'indice All share ha guadagnato 23,78 punti, o lo 0,76%, a 3.146,84. Scambi per 5,06 mld di pesos (119,93 mln di dollari) di controvalore.
Avvio in rialzo anche nelle altre piazze. La borsa indiana di Mumbai, con il Sensex a 18.352,23 (+0,85%), a Hong Kong l’indice Hang Seng sta salendo dell’1,5%.
“La spada di Damocle è stata sollevata dalla testa del mercato asiatico – commenta P K Basu, direttore dell’agenzia Daiwa Capital Markets di Singapore – ma bisogna continuare a tenere d’occhio il mercato del lavoro americano”. Secondo l’analista, se le cifre saranno deludenti “i mercati azionari saranno di nuovo sotto pressione”.
Ulteriori timori riguardano i tagli della spesa di oltre mille miliardi di dollari – da spalmare sui prossimi 10 anni – che potrebbero avere un impatto sull’economia. Tuttavia, Obama ha assicurato che i tagli avverranno nel breve periodo, così da non far affondare la fragile economia degli Stati Uniti.
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