28/11/2022, 12.59
INDIA
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Kerala, denunciato l'arcivescovo per gli scontri al porto di Vizhinjam

di Nirmala Carvalho

Mons. Netto, presule di Thiruvananthapuram, accusato insieme ad alcuni suoi sacerdoti dalla polizia come "organizzatore" delle proteste sfociate in violenze dopo che alcuni camion del gruppo Adani avevano cercato di forzare un blocco ed entrare nel cantiere. La Chiesa locale - che chiede un'indagine indipendente - è a fianco dei pescatori contro il progetto di un grande scalo internazionale che rischia di avere gravi effetti sull'ambiente.

Thiruvananthapuram (AsiaNews) – La polizia del Kerala ha registrato una denuncia contro l’arcivescovo di Thiruvananthapuram, mons. Thomas J. Netto, e un gruppo di altri sacerdoti di rito latino per le violenze scoppiate tra sabato e domenica intorno al contestato cantiere del nuovo porto internazionale di Vizhinjam. Un progetto contro cui i pescatori locali - sostenuti dalla Chiesa cattolica – protestano da mesi perché denunciano che renderà impossibile il loro lavoro oltre che arrecare una grave danno ambientale all’area costiera interessata.
Gli incidenti sono iniziati sabato quando un convoglio di camion che portavano grosse pietre al cantiere del porto ha cercato di forzare il blocco allestito dai manifestanti. I veicoli sono stati presi d’assalto dagli oppositori. Allo stesso tempo, però, altri gruppi di persone favorevoli al progetto si sono riversate nella zona aggravando ulteriormente gli scontri. La polizia ha compiuto numerosi arresti tra i pescatori ai quali i manifestanti hanno risposto domenica con ulteriore assalto alla stazione di polizia di Vizinjam. Il bilancio parla di alcuni veicoli danneggiati e 29 persone ferite, in gran parte tra gli agenti di pubblica sicurezza.

L’arcidiocesi ha chiesto un’indagine indipendente sugli incidenti che hanno provocato queste violenze: il vicario generale Yujin Pereria ha accusato il governo di aver architettato gli scontri. “È stata una cospirazione per indebolire la protesta dei pescatori contro il porto - accusa -. Sia il governo sia Adani (l’imprenditore amico di Modi che ha vinto la concessione del progetto ndr) hanno lavorato fianco a fianco per fomentare la violenza. I pescatori hanno risposto solo all'ultimo momento di fronte alle continue provocazioni”.

Nel frattempo, l’Alta Corte di Cochi esaminerà una petizione presentata da Adani contro il blocco dei manifestanti che impedisce la ripresa dei lavori portuali. Ma anche l’arcidiocesi ha presentato ricorso contro il verdetto del tribunale che in agosto ha autorizzato la costruzione.

Il ministro dei Porti, Ahamed Devarkovil, accusa la Chiesa di aver reso comunitaria la protesta. Ha ribadito che il progetto portuale non può essere bloccato e che il governo ha accettato cinque delle sette richieste avanzate dai manifestanti. Ma la richiesta principale è che il progetto da oltre 75 milioni di rupie (quasi 900 ila euro ndr) venga fermato almeno fino alla presentazione di uno studio serio sul suo impatto ambientale.

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