La Cina non riesce a stroncare le contraffazioni commerciali
Nonostante il proclamato impegno del Governo, è fiorente il mercato delle merci false. Ragioni culturali e la poca attenzione delle autorità locali impediscono un adeguato intervento.
Pechino (AsiaNews/Scmp) La Cina ha introdotto leggi che proteggono la proprietà intellettuale, ma non riesce a stroncare la produzione di falsi e prodotti piratati. E' quanto emerge ieri dal 6° forum per i Diritti sulla proprietà intellettuale internazionale (Ipr).
Dalla Cina viene dice Chris Israel, coordinatore Usa per la protezione internazionale della proprietà intellettuale - il 69% dei falsi riproducenti prodotti degli Stati Uniti.
Sono cinesi aggiunge Hartmut Schauerte, segretario di Stato del ministero tedesco per la Scienza e la tecnologia il 60% dei prodotti piratati che circolano in Europa.
Pechino impiega "notevoli risorse fisiche ed umane" dice il vice premier Wu Yi in una lettera inviata al forum per combattere la pirateria commerciale, ma "solo nel lungo periodo e con arduo impegno" sarà possibile proteggere l'Ipr. Ieri il Consiglio di Stato cinese ha approvato un documento per una maggiore protezione dell'Ipr, specie da parte delle autorità locali, e per un maggior controllo sulle merci esportate.
"Il protezionismo locale conferma Yan Xiaohong, vice commissario dell'Amministrazione nazionale per il copyright causa una sfrenata produzione di merci piratate e contraffatte".
"L'azione di Pechino contro i prodotti piratati dice Jeremie Waterman, direttore per le regioni nord asiatiche presso la Camera di commercio Usa non ha ancora portato a una loro significativa riduzione".
"Se continuiamo a seguire i nostri criteri sull'Ipr, c'è il pericolo dice Wu Handong, presidente dell'università Zhongnan di Economia e diritto nel Wuhan di essere isolati nel mondo e di auto eliminarci" dal commercio. "Il popolo cinese spiega considera il furto come una grave offesa, ma non vede la contraffazione come un vero problema. Per questo non riusciamo a fermarla". Anche Stati Uniti, Europa e Giappone, Paesi più colpiti dal fenomeno, "riconoscono dice Wu - il Governo cinese come un partner credibile e responsabile" su questo problema. Nella recente visita negli Stati Uniti, il Presidente Hu Jintao ha assicurato al Presidente George W Bush maggiori interventi contro i falsi.
Nel Paese è contraffatto di tutto, dai cioccolatini alle costose auto sportive. L'Amministrazione di Shanghai per l'industria e il commercio ha riscontrato oltre 600 casi di violazione di marchi esteri nella città nel 2005 e progetta di chiudere il mercato Xiangyang, famoso in tutto il mondo per la vendita di DVD, orologi, borse e vestiti piratati. Negli ultimi mesi sono arrivate severe condanne civili e penali per i contraffattori. (PB)