05/09/2005, 00.00
MALAYSIA - THAILANDIA
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La Malaysia offre aiuto alla Thailandia per diffondere un "islamismo moderato"

Il governo malaysiano si offre di insegnare "la tolleranza" ai religiosi thailandesi. Aumentano gli attentati islamici nelle ultime settimane, con centinaia di persone che fuggono oltre il confine.

Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – La Malaysia offre aiuto alla Thailandia per estirpare le rivolte musulmane, tramite l'insegnamento di una dottrina islamica moderata. In un'intervista rilasciata oggi Hamid Othman, consulente del primo ministro tailandese per le questioni islamiche, spiega che gli studiosi del Paese potrebbero recarsi in Malaysia per imparare "la tolleranza" e poi diffonderla nelle province a maggioranza islamica al confine tra i 2 Stati.

L'offerta arriva dopo che nelle ultime settimane il meridione della Thailandia è stato colpito da ripetuti attentati con bombe, armi da fuoco e incendi dolosi, che hanno spinto decine di residenti – almeno 131 la scorsa settimana - a cercare rifugio oltre il confine con la Malaysia. Il governo malaysiano ha dapprima offerto di inviare religiosi in Thailandia quale aiuto alla diffusione di una lettura moderata della dottrina islamica, al fine di contenere le rivolte che hanno causato la morte di circa 950 persone negli ultimi 20 mesi.

Nell'islamica Malaysia esiste una diffusa simpatia verso i musulmani tailandesi, che da lungo tempo lamentano che la maggioranza buddista li tratta come cittadini di seconda classe. Circa 300 studenti malesi frequentano scuole religiose nella Thailandia meridionale e molti sono tornati a casa a causa dell'aumento della violenza. Secondo Sabril Ismail, studente malese, i soldati Thai considerano musulmano e sottopongono a controllo chiunque indossi la papalina e il sarong, tradizionali indumenti islamici. "I soldati – ha riferito a un giornale - sono stati cortesi con noi. Ma non c'erano garanzie per la sicurezza, per cui abbiamo deciso di tornare a casa."

L'opposizione islamica in Malaysia durante il fine settimana ha ammonito la Thailandia che una politica dura della polizia verso i musulmani potrebbe causare un maggior spargimento di sangue e ha invitato a cercare di porre fine del conflitto tramite pacifici negoziati.

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