19/09/2007, 00.00
CINA
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Lanciata una severa campagna per il controllo alimentare

I commercianti di alimenti dovranno provarne la provenienza. Più attenti i controlli su marchi e licenze e anche sui prodotti importati. Intanto la Malaysia rifiuta tonnellate di cibo cinese perché “nocivo”.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La Cina ordina a tutti i negozi di alimentari, agli esercizi pubblici e ai venditori ambulanti di tenere la “documentazione”, come “fatture e altri scritti”, relativa alla provenienza degli alimenti, da sottomettere al controllo degli ispettori. Nei primi 7 mesi del 2007– ha spiegato ieri Zhou Bohua, direttore dell’Amministrazione statale per l’Industria e il commercio – gli ispettori hanno chiuso 9.098 attività di vendita di alimenti prive di licenza e dal giugno 2006 hanno sequestrato prodotti nocivi, contraffatti o scadenti per un valore di circa 227 milioni di yuan.

Zhou spiega che si vuole tutelare non soltanto “la salute pubblica”, ma anche “la fiducia e l’immagine internazionale per i prodotti cinesi”, dopo che la ripetuta scoperta di prodotti nocivi o contraffatti (dai giocattoli pericolosi, a dentifrici  e vari alimenti velenosi) ha offuscato la fiducia nel “made-in-China”. Era stata anche criticata l’insufficienza dei controlli sul mercato interno, notando i ripetuti gravi episodi di intossicazione e persino i morti causati da alimenti venduti in ristoranti, negozi o da ambulanti. Ora Pechino – continua Zhou – compirà  “severi controlli ed è più attenta ai requisiti per le licenze di produzione e i marchi, per assicurare la qualità e la sicurezza dei prodotti cinesi”.

Controlli più severi anche per i prodotti importati, con un attento esame per ogni bastimento di alimenti provenienti dagli Stati Uniti. Negli scorsi giorni Pechino ha rifiutato tonnellate di carne di maiale, provenienti da Usa e Canada, perché contenenti residui di ractopamina, un additivo vietato in Cina, come pure non ha accettato interi bastimenti di carne di manzo degli Usa.

Intanto Abdul Rahim Mohamad, direttore del Controllo per la sicurezza e la qualità alimentare del ministero malaysiano della Salute, ha denunciato che 18 bastimenti di alimenti cinesi (tra cui frutta, verdura conservata, miele, alghe marine) nel 2007 sono stati trovati contenere alti livelli di pesticidi, metalli pesanti e conservanti nocivi.

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