05/01/2024, 08.45
TURKMENISTAN
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L'anno del Pesce in Turkmenistan

I turkmeni seguono un proprio calendario con un ciclo di 12 anni. Rivolgendosi alla popolazione, il presidente-figlio Serdar Berdymukhamedov ha esaltato i successi dell’anno passato, a partire dall’inaugurazione della città futurista di Arkadag dedicata al presidente-padre.

Ashgabat (AsiaNews) - Il presidente del Turkmenistan, Serdar Berdymukhamedov, ha voluto imitare il padre Gurbanguly suo predecessore, che ogni anno prediceva gli avvenimenti dell’anno nuovo basandosi sui calcoli astrologici, e si è congratulato con tutti i turkmeni per l’anno 2024 considerandolo, secondo il “calendario orientale”, l’Anno del Pesce. In realtà nel resto dei Paesi sarà l’anno del Dragone, ma il Turkmenistan si distingue.

Le varie agenzie e siti on-line spiegano infatti che i turkmeni seguono un proprio calendario con un ciclo di 12 anni, che assegna a quest’anno il simbolo del Pesce e che non inizia il 10 febbraio come in Cina, ma il 21 marzo. Rifacendosi ai pareri di illustri e anonimi “studiosi”, si ribadisce che il calendario turkmeno esiste “da tempi immemorabili”, e si usava per regolare i lavori agricoli.

Rivolgendosi alla popolazione, il presidente-figlio ha esaltato i successi dell’anno passato, a partire dall’inaugurazione della città futurista di Arkadag dedicata al presidente-padre, alla costruzione di tanti altri edifici e luoghi di grande importanza, ai raccolti di “ricchissimi prodotti dei campi” e altre realizzazioni in tutti i settori. Nessun accenno alla grave crisi economica che costringe al razionamento perfino della farina, mentre Serdar esprime la gioia per la nascita del primo bambino subito dopo la mezzanotte del 31 dicembre, naturalmente proprio ad Arkadag. I genitori entusiasti, come comunica il giornale Nejtralnyj Turkmenistan, hanno scelto per lui “un nome di grande rispetto e ispirazione per il futuro”, e lo hanno chiamato “Arkadag”.

Nonostante tutte le contrarietà degli imam musulmani circa i festeggiamenti di Capodanno e gli alberi addobbati, l’agenzia statale Gosinformagenstvo ha raccontato con dovizia di particolari la festa pubblica nella piazza centrale di Ašgabat, preparata con grandi sacrifici da parte degli studenti e del personale scolastico attorno al grande albero, precisando che si tratta dell’albero più alto di tutti i Paesi della Comunità degli Stati Indipendenti.

I Berdymukhamedov, peraltro, non hanno partecipato alla festa di piazza, ma hanno atteso il nuovo anno nel calore della cerchia familiare e della sontuosa villa presidenziale. I figli di Serdar, nipoti dell’Eroe-Arkadag, hanno dipinto dei quadri, suonato composizioni musicali e cantato, e hanno rivolto gli auguri agli adulti declamando poesie “in turkmeno, in russo e in inglese, rendendo felice il nonno”, come precisa la nota informativa.

Il giorno prima della festa Gurbanguly aveva visitato la “sua” città nuova per congratularsi con la squadra di calcio locale, che ha vinto alla grande il campionato e la coppa nazionale, sbaragliando tutti gli avversari pur essendo al primo anno della sua attività. Al nuovo stadio cittadino il Padre della Patria e presidente del Senato ha regalato ai giocatori un pallone firmato dal figlio presidente della Repubblica, premiando poi anche il capo del comitato edilizio e urbanistico, Arkadag Degyareldi Orazov, e il sindaco della città Šamukhammet Durdylyev, che a loro volta hanno mostrato con orgoglio il nuovo pullman della squadra campione, regalato dal presidente Serdar.

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