08/04/2004, 00.00
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Le autorità chiedono ai cittadini di non nascondere l'AIDS

Pechino (AsiaNews/AFP) – Le autorità cinesi hanno fatto un appello alla nazione per combattere la rapida diffusione del virus dell'HIV/AIDS, ammonendo a non tentare di nascondere la malattia.

Durante una conferenza sul virus svoltasi nella capitale cinese, Wu Yi, Vice-premier e Ministro della Sanità, ha affermato che l'eventuale contagio "si deve denunciare in tempo e con lealtà. Chiunque intenda nascondere la malattia dovrà assumersene la responsabilità e sarà punito". Ella ha evidenziato la propria preoccupazione per una malattia che "è a un punto critico di diffusione da gruppi ad alto rischio alla gente comune". Il ministro ha anche affermato che se la lotta al virus non viene affrontata seriamente "le conseguenze saranno serie",  sottolineando l'importanza della prevenzione e del monitoraggio sull'HIV/AIDS.

Secondo stime ufficiali, i malati di HIV/AIDS in Cina sono 840 mila, ma esperti internazionali ritengono che la cifra sia molto superiore. La malattia si diffonde con una crescita annua del 30%, la più alta del mondo. Secondo l'agenzia delle Nazioni Unite UNAIDS, se non ci sarà un intervento efficace, entro il 2010 in Cina i sieropositivi potrebbero arrivare a 10 milioni e gli "orfani dell'Aids" a 260 mila.

In passato, la Cina negava la diffusione del virus nel paese. Wu Yi, diventata ministro della sanità durante la crisi della Sars, è stata la prima ad aver prestato maggiore attenzione alla malattia letale. L'esplosione della Sars, tenuta nascosta dal governo per diversi mesi, ha suscitato timori e contrarietà nella comunità internazionale, che ha invitato il governo cinese a una maggiore trasparenza e tutela della salute pubblica. (MR)

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