04/10/2011, 00.00
CINA
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Liu Xiaobo liberato brevemente per il funerale del padre

Il premio Nobel per la Pace 2010, condannato a 11 anni di carcere per sovversione, è stato fatto uscire il 18 settembre per le esequie del padre. Suo fratello Liu Xiaoxuan l’ha visitato in carcere nel nord-est della Cina. La moglie, la poetessa Liu Xia, è da un anno perseguitata dalla polizia, segregata o agli arresti domiciliari.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il premio Nobel per la Pace 2010, l’intellettuale e dissidente cinese Liu Xiaobo, 55 anni, ha ricevuto una visita in prigione da parte dei suoi familiari ed è stato autorizzato a uscire, brevemente, a settembre, in occasione del decesso di suo padre. La notizia è stata data oggi dal fratello dell’intellettuale detenuto. Liu Xiaoxuan ha dichiarato per telefono che “il 18 settembre a Liu Xiaobo è stato permesso di tornare a casa per il funerale di suo padre, una settimana dopo la morte”. Liu Xiaoxuan ha anche dichiarato di aver visitato il fratello, nelle scorse settimane, nel carcere del nord-est della Cina in cui è detenuto e di averlo trovato “in buone condizioni fisiche”.

Liu Xiaobo è stato condannato nel 2009 a 11 anni di prigione per sovversione, per avere firmato un documento per la democrazia in Cina, la “Carta 08”. Del suo caso si è parlato di recente, in occasione della visita del vice presidente Usa Biden a Pechino ad agosto (17/08/2011Attivisti cinesi chiedono a Biden sostegno sui diritti umani e la liberazione di Liu Xiaobo). Nell’anno che è trascorso dall’assegnazione del premio Nobel all’intellettuale dissidente, anche la moglie di Liu Xiaobo, Liu Xia, 51 anni, poetessa, è diventata virtualmente prigioniera del regime.

Liu Xia a più riprese è stata tenuta segregata, controllata dalla polizia o agli arresti domiciliari, senza accesso al telefono e a Internet e con la proibizione di vedere chiunque, a parte alcuni membri della famiglia. Ad agosto ha potuto visitare suo marito in carcere. Secondo il Centro di informazione per i diritti dell'uomo e la democrazia di Hong Kong, "le autorità hanno preteso da Liu Xiaoguang (uno dei tre fratelli del Premio Nobel, n.d.r.) che non parli" della visita. Liu Xia nei giorni scorsi ha parlato contro la legge che in pratica renderebbe possibile al governo far sparire i dissidenti senza avvertire le famiglie del loro arresto (19/09/2011 Con le "sparizioni forzate" il Partito comunista cinese diviene una banda di criminali comuni).
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