30/03/2024, 09.59
ASIA TODAY
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Malaysia: arrestato un cittadino israeliano sospettato di essere una spia

Le altre notizie di oggi: il nuovo presidente dell'Indonesia si recherà in Cina domani. In Thailandia sono state revocate le accuse di terrorismo contro decine di "camicie gialle" che erano scese in piazza nel 2008. L'agenzia Radio Free Asia chiude il proprio ufficio a Hong Kong per timori sulla sicurezza del personale. La Russia sta bloccando l'ingresso nel Paese ai cittadini dell'Asia centrale dopo l'attentato a Mosca.

MALAYSIA

A Kuala Lumpur è stato arrestato un uomo di 36 anni che la polizia pensa possa essere una spia israeliana. L’uomo è stato trovato con sei pistole e 200 proiettili, era entrato nel Paese con un passaporto francese, ma ha poi consegnato alle autorità documenti israeliani. Il sospettato ha dichiarato di essere arrivato in Malaysia – Paese a maggioranza musulmana che sostiene la causa palestinese - per dare la caccia a un altro cittadino israeliano a causa di una disputa familiare.

INDONESIA – CINA

Il ministro della Difesa indonesiano Prabowo Subianto sarà in Cina da domani a martedì e incontrerà il presidente Xi Jinping, ha annunciato ieri il ministero degli Esteri cinese. Si tratta della prima visita di Prabowo, prossimo presidente della più grande economia del sud-est asiatico. Con la visita, “speriamo di approfondire la cooperazione strategica a tutto tondo e di creare un modello di sviluppo congiunto”, ha comunicato Pechino.

THAILANDIA

La Corte penale di Bangkok ieri ha ritirato le accuse di terrorismo contro 67 persone che guidarono le proteste antigovernative nel 2008, occupando e bloccando i due aeroporti della capitale per più di una settimana. Secondo il tribunale, le manifestazioni delle “camicie gialle”, che si opponevano al governo guidato dagli alleati del primo ministro Thaksin Shinawatra, che al tempo era stato deposto, erano pacifiche e non rappresentavano una minaccia per la sicurezza nazionale.

HONG KONG

L’agenzia stampa Radio Free Asia (RFA) ha ieri comunicato di aver chiuso il proprio ufficio a Hong Kong dopo l’approvazione della nuova restrittiva legge sulla sicurezza nazionale, nota come articolo 23. Il presidente e amministratore delegato Bay Fang ha dichiarato in una nota che la società non ha più personale a tempo pieno nella città e ha espresso “preoccupazioni per la sicurezza del personale e dei giornalisti di RFA”.

INDIA

Il Congress, il principale partito d’opposizione in India, ha fatto sapere che il dipartimento delle imposte ha richiesto il pagamento di altre 18,2 miliardi di rupie (218 milioni di dollari) in tasse, un tentativo, secondo i portavoce della formazione politica, di paralizzare il partito a poche settimane dalle elezioni.  Il tesoriere del Congress, Ajay Maken, ha detto che verrà fatto ricorso in tribunale, ma la causa potrebbe trovare risoluzione solo una volta terminate le votazioni.

UCRAINA – INDIA

Il ministro degli esteri dell’Ucraina, Dmitrij Kuleba, ha indirizzato un monito all’India, affinché non “attraversi la linea rossa” nel finanziamento della macchina da guerra della Russia, con cui collabora in diversi settori, ricordando che l’amicizia tra Mosca e Delhi “risale all’eredità sovietica, ma oggi i tempi sono cambiati”, e anche Kiev è interessata alle relazioni con l’India.

RUSSIA

In seguito all’attentato terroristico al Krokus City Hall di Mosca, la Russia sta bloccando l’ingresso nel Paese di moltissimi cittadini dell’Asia centrale, trattenendoli negli aeroporti o respingendoli con divieto di ingresso a tempo indeterminato senza espliciti motivi, e già centinaia di persone hanno diffuso le loro lamentele sulle reti social.

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