Morte improvvisa a 68 anni per l'ex premier cinese Li Keqiang

Le notizie di oggi: tra gli ospedali in difficoltà a Gaza anche uno finanziato dall'Indonesia. Dal 31 gennaio la Malaysia avrà un nuovo re. In Vietnam sono sempre più popolare i noleggi di fiori per foto "instagrammabili". L'India probabilmente non firmerà un patto per ridurre le emissioni legate ai sistemi di raffreddamento. In Giappone due dipendenti della Tepco ricoverati per essere entrati in contatto con le acque radioattive di Fukushima.

CINA

È morto a 68 anni per un attacco cardiaco l’ex premier cinese Li Keqiang. Economista, molti pensavano che sarebbe diventato presidente al posto di Xi Jinping, ma ha poi invece ricoperto la seconda carica più alta del Paese. Negli ultimi anni, tuttavia, era stato isolato dai funzionari cinesi fedeli a Xi: “La morte di Li significa la perdita di una voce moderatrice di spicco ai livelli più alti del Partito comunista cinese, senza che nessuno sia in grado di prenderne il posto”, ha detto Ian Chong del il think tank Carnegie China.

MALAYSIA

Il sultano di Johor, Ibrahim Ismail, sarà il nuovo re della Malaysia a partire dal 31 gennaio 2024. L'annuncio è stato fatto questa mattina con una dichiarazione rilasciata dal Custode del sigillo reale, Syed Danial Syed Ahmad, dopo che i nove sovrani del Paese si sono incontrati alla Conferenza dei governanti per votare chi tra loro sarà il prossimo capo di Stato per i prossimi cinque anni. 

GAZA – SUD-EST ASIATICO

Un ospedale costruito dagli indonesiani nella Striscia di Gaza è diventato uno degli ultimi a rimanere senza energia elettrica. Gli operatori umanitari sono stati costretti negli ultimi giorni a operare nell’oscurità e sospendere alcuni servizi. L’ospedale indonesiano era stato finanziato tra gli altri dal gruppo islamico Muhammadiyah. Nel frattempo il governo israeliano ha confermato che tra i 220 ostaggi di Hamas ci sono 54 cittadini thailandesi, in larga parte lavoratori migranti nel settore agricolo dei kibbutz.

VIETNAM

Le venditrici che da molti anni lavorano su biciclette cariche di fiori colorati nella capitale del Vietnam stanno espandendo il loro business grazie alla presenza di turisti che utilizzano i loro mazzi di fiori per scatti fotografici “instagrammbili”. In origine le donne, riconoscibili dai cappelli tradizionali, trasportavano i fiori coltivati nelle zone rurali ad Hanoi. Oggi, grazie alla popolarità dei social media, diverse persone si potrano i propri fotografi e noleggiano i bouquet.

INDIA

Secondo alcune fonti, è improbabile che l’India sottoscriva un impegno globale per ridurre le emissioni legate ai sistemi di raffreddamento sostenuto dalla COP28 ospitata il prossimo mese dagli Emirati Arabi Uniti. L’impegno sarebbe di ridurre entro il 2050 di almeno il 68% le emissioni di anidride carbonica rispetto ai livelli del 2022. Funzionari indiani hanno affermato che Delhi non è disposta ad adottare obiettivi superiori a quelli fissati nel 1992 nell’ambito del Protocollo multilaterale di Montreal.

GIAPPONE

Due uomini sono stati ricoverati in ospedale dopo essere stati esposti a liquido radioattivo della centrale nucleare di Fukushima mentre pulivano un impianto di filtraggio. I due lavoratori, uno sui 20 anni e l'altro sui 40, sono dipendenti di un'azienda partner della Tokyo Electric Power Company Holdings Inc. e sono stati ricoverati all'ospedale dell'Università di medicina di Fukushima per essere decontaminati e messi sotto osservazione, sebbene non ripotino lesioni visibili o lamentare problemi di salute.

RUSSIA - UCRAINA

Le amministrazioni russe dei territori occupati dell’Ucraina insistono sulla militarizzazione forzata dei bambini e ragazzi locali, come scrive l’Istituto americano di ricerca sulla guerra (Isw). Il 25 ottobre 12 alunni delle scuole elementari di Skadovka hanno prestato giuramento di fedeltà “al rafforzamento della grandezza dello Stato russo”, diventando cadetti.

GEORGIA - ARMENIA

Il premier Nikol Pašinyan si è recato con una visita di lavoro in Georgia, dove ha presentato la carta della “integrità territoriale” dell’Armenia con l’indicazione di tutte le nuove vie di comunicazione stradali e ferroviarie, il cosiddetto “Incrocio della Pace”, per aiutare all’apertura di tutti i “corridoi di pace” della regione caucasica, compreso quello di Lačin.