18/12/2010, 00.00
SRI LANKA
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Negombo: festival cattolico sui nuovi media, per promuovere l'evangelizzazione

di Melani Manel Perera
I vincitori ringraziano la Chiesa per l'invito ad analizzare la società e a migliorarla, indicando nuove vie per riconoscere Cristo. Le forme d'arte sono un mezzo "potente" per creare un mondo migliore. Mahinda Namal, direttore di Kithusara, puntualizza il legame inscindibile fra religione e artista.
Colombo (AsiaNews) - "Ringraziamo la Chiesa per i consigli e gli incoraggiamenti" volti ad analizzare "in profondità" la società di oggi e "migliorarla", indicando nuove vie per "riconoscere Gesù, il Dio vivente, e presentarlo alla comunità". È quanto hanno affermato i vincitori dell'edizione 2010 di Electronic Art Festival, manifestazione sui nuovi media in Sri Lanka organizzata dal gruppo cattolico Kithusara e incentrato sul tema "Gesù oggi".  

La serata finale si è svolta il 12 dicembre scorso presso la Rukmani Devi memorial Hall, a Negombo (cittadina 40 km a nord della capitale Colombo), alla presenza di un folto pubblico di cattolici, sacerdoti e suore, semplici amici del gruppo. Tre gli invitati speciali, che hanno arricchito l'evento: il celebre regista Dharmasiri Bandaranayake, Andrew Jayamanne e la popolare attrice - di fede cattolica - Neeta Fernando. I vincitori dell'edizione 2010 del festival dedicato ai nuovi media sono: il reverendo Nishan Chandana nella sezione documentari, Priyantha Meegoda, Naveen Fonseka, Piori Niranjan, Subhash Buddhik per la fotografia e Suhada Jayamanne, Jude Samantha e Denzil Fernando nei cortometraggi. Sette giovani hanno  ricevuto un diploma di partecipazione. 

P. Sherad Jayawardane spiega gli scopi che hanno portato alla realizzazione di un evento dedicato ai nuovi media. "Le forme di arte - sottolinea - sono mezzi potenti per cambiare la società e creare un mondo migliore". Il religioso aggiunge che essi favoriscono "il riconoscimento di Gesù tra gli emarginati di oggi e in quanti lottano per la giustizia, la pace, la verità". Il gruppo Kithusara ha organizzato il festival, promuovendo al contempo rassegne dedicate alle scuole e altre aperte al pubblico nei settori dei cortometraggi, documentari tv, fotografia, presentazioni power point e forme visive. 

Il reverendo Nishan Chandana, originario dell'area di Kandawala e vincitore nella categoria documentari, riferisce ad AsiaNews che gli sforzi degli organizzatori sono da premiare perché aiutano "ad aprire lo sguardo" verso il mondo e verso Cristo, uno scopo che oggi "siamo ben lontani dal raggiungere". Jude Samantha ha presentato un documentario e un cortometraggio - "Mio padre" e "Ahimi" (Una perdita) - entrambi basati sulla figura del genitore, ottenendo due riconoscimenti. Il regista intende realizzare altre opere per "consentire ai bambini di conoscere la figura di Gesù".

Mahinda Namal, direttore responsabile del quotidiano Kithusara, voce del gruppo, rivolgendosi alla folla ha confermato che lo scopo dell'arte è la salvezza del genere umano. "Dovrebbe sempre esserci un legame - spiega - fra la religione e l'artista", il cui compito è quello di "rendere la società e il mondo, un luogo migliore". 

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