22/11/2005, 00.00
FILIPPINE
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Nella Bibbia le speranze dei poveri delle Filippine

di Santosh Digal

Copie del testo sacro sono state consegnate agli abitanti della zona di Baseco. La fede è l'unica speranza delle donne: "E' il Signore la nostra speranza, è l'unico che conosce il suo disegno per noi poveri. Io gli chiedo ogni giorno: cosa vuoi che faccia oggi?"

Manila (AsiaNews) - Il passo del Vangelo di Matteo (4;6) "non di solo pane vive l'uomo" è molto sentito dalle donne che vivono nella zona di Baseco, nelle Filippine. Mogli e madri tutti i giorni devono affrontare la difficile realtà di non avere cibo: ma è la speranza, più che la fame, la grande scommessa dei poveri.

"La gente qui ha bisogno di risollevare il morale", ha dichiarato ad AsiaNews Mario Valera, un pastore che si trova da più di 2 anni a Baseco. "Hanno bisogno di una ragione per non perdere la speranza, hanno bisogno di un motivo per sognare e credere che la dignità della loro vita non può essere giudicata dalla povertà di questo posto".

Per alimentare questa speranza, la "Società della Bibbia Filippina", una organizzazione che regala copie del libro sacro a cristiani di tutto il mondo, dal mese scorso ha distribuito agli abitanti 3700 copie della Bibbia in lingua tagalog, la lingua locale.

Nel libro ci sono alcune indicazioni che possono aiutare le persone in difficoltà, come madri che devono affrontare la triste realtà di non avere cibo da dare ai propri figli o come reagire se si perde il lavoro, o il proprio coniuge. La risposta, secondo il testo sacro, è una sola: credere in Dio.

Adoracion Ubaldo è una signora di 38 anni, con 4 figli e un marito disoccupato. "E' il Signore la nostra speranza", ha spiegato. "E' l'unico che conosce il suo disegno per noi poveri. Io gli chiedo ogni giorno: cosa vuoi che faccia oggi?"

Un'altra signora, Julieta Maico, 31 anni, lotta per ritrovare la fiducia e l'amore nel suo matrimonio, andato in crisi quando, un anno fa suo marito ha abbandonato lei e i suoi 5 figli. Sua madre, la sua unica amica e confidente, era morta da poco. Maico si sentiva sola, e pensava al suicidio, ma è riuscita a farsi forza per il bene dei suoi bambini. Suo marito è tornato, e lei prega pechè Dio le dia la forza di perdonarlo. Legge la Bibbia, ed insegna ai suoi bambini a credere in Dio. "Quando ci sono degli ostacoli, prega Dio affinchè tu possa superarli", ha detto Maico. "E se non hai il gas per cucinare, devi essere comunque felice perchè i tuoi figli non sono malati".

"Dobbiamo stare in contatto con Dio - racconta Emelita Domo, 48 anni - perchè è Lui la fonte della pace nelle nostre menti, ed è quello di cui abbiamo bisogno". Domo ha vissuto e lavorato con suo marito in Bahrain, Oman e Kuwait. I suoi 7 figli hanno sperperato tutti gli averi della famiglia, poi hanno abbandonato la coppia. Domo ha abbracciato la fede dopo che il suo 4° figlio è morto in un'imboscata e grazie a Adoracion Ubaldo, che la ha invitata a venire in chiesa e le ha prestato una copia della Bibbia in lingua tagalog.

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