07/03/2008, 00.00
ISRAELE - PALESTINA
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Olmert, Abbas: L’attacco alla yeshiva non fermerà il dialogo

di Joshua Lapide
Condanna di molti Stati della comunità internazionale per l’uccisione di 8 giovani nella biblioteca di una scuola rabbinica. Ma l’Onu non riesce a produrre una dichiarazione unanime. Hamas ed Hezbollah esultano. La yeshiva assaltata sosteneva i coloni israeliani nell’occupazione della West Bank.

Gerusalemme (AsiaNews) – L’uccisione di 8 giovani studenti in una scuola religiosa a Gerusalemme non bloccherà il dialogo fra israeliani e palestinesi. Lo ha dichiarato Arye Mekel, portavoce del governo Olmert, mentre il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha condannato l’assassinio.

L’attacco è avvenuto ieri sera verso le 20.30 (ora locale) nella biblioteca di una yeshiva, un scuola rabbinica ortodossa, la Mercaz Harav, a Gerusalemme ovest, vicino alla stazione ferroviaria. Un uomo - un palestinese di Gerusalemme est, secondo il governo israeliano – è entrato nell’affollata biblioteca della scuola e ha sparato alcune raffiche di mitra, facendo morire 8 giovani fra i 15 e i 17 anni. Un giovane ebreo, pur ferito, è riuscito a sparare e uccidere l’aggressore.

Voci non confermate ufficialmente, riferite ad AsiaNews, dicono che il palestinese aveva addosso anche una cintura piena di esplosivi, per farsi saltare in aria e provocare ancora più morti. Altre voci dicono che gli aggressori fossero due, e che uno è riuscito a fuggire.

L’attacco è avvenuto il giorno dopo che Condoleezza Rice aveva persuaso il presidente Abbas a riprendere i negoziati con Israele, bloccati con l’offensiva militare israeliana su Gaza.

Un portavoce del ministero degli esteri israeliano ha detto che i responsabili dell’uccisione alla yeshiva stanno “uccidendo le possibilità della pace”.

Abbas ha anche condannato il movimento di Hamas, che ha applaudito all’attacco come una “reazione naturale” alle azioni militari di Israele nella Striscia di Gaza, che ha fatto 120 morti fra i palestinesi.

Nella comunità internazionale si moltiplicano le condanne. Ban Ki-moon, segretario Onu, ha condannato l’attacco, mentre il Consiglio di sicurezza, radunato in emergenza, non ha raggiunto una dichiarazione unanime. Il rappresentante della Libia e altri stati volevano unire la condanna dell’attacco a quella dell’azione militare nella Striscia di Gaza.

Secondo i media Hezbollah in Libano, l’attacco è stato rivendicato dal gruppo “Battaglione libertà di Jalil – I martiri di Imad Mughniyeh e Gaza”, finora sconosciuto.

Mughniyeh, un importante capo Hezbollah, è stato ucciso in un attentato a Damasco il 12 febbraio scorso.

La yeshiva assaltata è al centro di un movimento di coloni israeliani che cercano di allargare l’occupazione nella West Bank. Molti studenti seguono corsi speciali che combinano studi religiosi e servizio di addestramento nell’esercito israeliano.

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