10/01/2008, 00.00
IRAQ
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Oms: oltre 150mila le morti civili in Iraq

Uno studio dell’Organizzazione mondiale della Sanità stabilisce il decesso di 151mila iracheni per cause violente, tra il 2003 e il 2006. Il dato è solo una stima, ma si basa sull’indagine più vasta compiuta finora nel Paese a riguardo.
Ginevra (AsiaNews/Agenzie) - Sono circa 151mila le vittime civili della guerra in Iraq tra il 2003 e il 2006. Lo stabilisce l’indagine più vasta mai fatta finora nel Paese e pubblicata oggi nell'edizione on line della rivista New England Journal of Medicine. I dati sono il frutto di un lavoro congiunto del governo iracheno e dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Lo studio copre il periodo che va dall’inizio dell’occupazione del Paese, marzo 2003, al giugno 2006 e si basa su interviste a 9.345 nuclei famigliari in circa mille quartieri e villaggi a livello nazionale. Fine dell’indagine era fornire al governo di Baghdad le basi per sviluppare piani e politiche nel settore della sanità.
 
Dall'inchiesta risulta che la violenza è diventata la prima causa di morte negli adulti iracheni dopo il marzo 2003, come la prima causa di morte negli uomini fra 15 e 59 anni. In media sono morti per cause violente circa 128 iracheni al giorno nel primo anno successivo all'occupazione, 115 nel secondo anno e 126 nel terzo. Oltre la metà delle morti violente sono avvenute a Baghdad.
 
Il bilancio dell’Oms è inferiore a quello fornito ad ottobre 2006 dalla rivista Lancet, che pubblicava uno studio della John Hopkins Bloomberg School of Public Health: sulla base di interviste a 1.800 famiglie si stabiliva che dal 2003 erano 655mila gli iracheni uccisi dalla guerra.
“Accertare il numero delle morti avvenute in situazioni di conflitto è estremamente difficile e i risultati dell'indagine condotta presso le famiglie vanno interpretati con cautela", osserva Mohamed Ali, coordinatore dello studio per l’Oms. La prima difficoltà sta innanzi tutto nell’assenza di dati esaurienti relativi alla registrazione delle morti e di informazioni dagli ospedali.
Per questo i risultati dell’indagine Oms vanno considerati come una stima. Gli stessi autori spiegano che in totale il dato potrebbe essere compreso fra 104mila e 223mila morti violente.
La fonte più nota sui dati delle morti civili in Iraq rimane il progetto indipendente, Iraq Body Count, che tiene conto solo dei decessi accertati: tra 80.419 e 87.834 al momento.
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