11/09/2009, 00.00
LIBANO
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Onu e Qatar in soccorso alla crisi libanese

di Paul Dakiki
Hariri ha riconsegnato al presidente il mandato per costituire un governo nazionale. Divisioni fra maggioranza ed opposizione, ma anche interne alla maggioranza.

Beirut (AsiaNews) – Il segretario generale dell’Onu e il premier del Qatar sono “dispiaciuti” per la rinuncia di Saad Hariri a formare un nuovo governo libanese, dopo quasi tre mesi dalle elezioni, ma sperano ancora nella possibilità di costituire un governo di unità nazionale. Il Qatar si è pure offerto di accogliere una nuova conferenza interlibanese per giungere a qualche risultato.

Saad Hariri, leader della coalizione del 14 Marzo, vittoriosa alle elezioni del 7 giugno, aveva ricevuto il mandato di costituire un nuovo governo dopo quasi due anni di stallo politico. Ieri sera ha riconsegnato il mandato nelle mani del presidente Michel Suleiman, accusando – senza nominarli – gli Hezbollah e tutta l’opposizione di aver messo i bastoni fra le ruote, “volendo imporre delle condizioni stravaganti”.

Alle elezioni la coalizione di Hariri aveva ottenuto 71 seggi su 128; l’opposizione, guidata da Hezbollah, ne aveva ottenuti 57. Il governo di unità nazionale era voluto dall’opposizione per rendere il più possibile comuni le decisioni del nuovo esecutivo, in cui doveva figurare anche il destino dell’arsenale militare di Hezbollah, per nulla pronto ad abbandonarlo.

Dopo oltre due mesi di tessiture, Hariri ha presentato una lista di ministri al presidente, ma Hezbollah si è risentito perché la lista non era stata mostrata a loro prima. In realtà fra i membri dell’opposizione e della maggioranza vi è molta scontentezza per i nomi e i ministeri designati.

Il Paese è uscito da poco da un periodo di instabilità e violenze: dapprima, nel 2005, vi è stato l’assassinio di Rafic Harir (padre di Saad), con una serie di uccisioni di personalità antisiriane; poi nel 2006 vi è stata la guerra fra Israele ed Hezbollah; infine, nel maggio 2008, ancora scontri fra gruppi legati alla maggioranza e all’opposizione, conclusi con un accordo interlibanese a Doha.

Su questa linea lo sceicco Hamad Ben Jassem si è detto pronto ad ospitare un nuovo incontro a Doha per ricucire la crisi.

I media libanesi pensano che Suleiman darà un nuovo incarico ad Hariri.

Ban Ki-moon ha dichiarato che egli spera che “le [nuove] consultazioni che il presidente Michel Suleiman terrà con tutte le parti possano avere successo e che i libanesi possano lavorare verso lo scopo di un governo di unità nazionale”.

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