31/05/2009, 00.00
VATICANO
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Papa: Senza lo Spirito, la Chiesa sarebbe solo un’agenzia umanitaria

Davanti a oltre 30 mila persone Benedetto XVI sottolinea la “giovinezza” della Chiesa che lo Spirito santo spinge alla testimonianza del Verbo incarnato e alla carità. Un ricordo ai perseguitati a causa di Gesù e ai giovani dell’Abruzzo.

Città del Vaticano (AsiaNews) – “Lo Spirito Santo è l’anima della Chiesa”. Senza di esso, la Chiesa sarebbe solo “un’agenzia umanitaria”, come è spesso considerata da coloro che non la guardano con gli occhi della fede. Così il papa alla recita del Regina Caeli quest’oggi, solennità di Pentecoste, che ricorda il dono dello Spirito santo ai discepoli e a Maria riuniti nel cenacolo.

Davanti a una fiumana di almeno 30 mila pellegrini, Benedetto XVI ha detto: “Lo Spirito Santo è l’anima della Chiesa. Senza di Lui a che cosa essa si ridurrebbe? Sarebbe certamente un grande movimento storico, una complessa e solida istituzione sociale, forse una sorta di agenzia umanitaria. Ed in verità è così che la ritengono quanti la considerano al di fuori di un’ottica di fede. In realtà, però, nella sua vera natura e anche nella sua più autentica presenza storica, la Chiesa è incessantemente plasmata e guidata dallo Spirito del suo Signore. E’ un corpo vivo, la cui vitalità è appunto frutto dell’invisibile Spirito divino”.

La solennità di oggi cade nel giorno in cui la Chiesa celebra la Visitazione di Maria ad Elisabetta (31 maggio). Il pontefice prende spunto da questa coincidenza per parlare della giovinezza di Maria e di quella della Chiesa: “La giovane Maria, che porta in grembo Gesù e, dimentica di sé, accorre in aiuto del prossimo, è icona stupenda della Chiesa nella perenne giovinezza dello Spirito, della Chiesa missionaria del Verbo incarnato, chiamata a portarlo al mondo e a testimoniarlo specialmente nel servizio della carità”.

“Invochiamo – ha concluso il papa - l’intercessione di Maria Santissima, perché ottenga alla Chiesa del nostro tempo di essere potentemente rafforzata dallo Spirito Santo. In modo particolare, sentano la presenza confortatrice del Paraclito le comunità ecclesiali che soffrono persecuzione per il nome di Cristo, perché, partecipando alle sue sofferenze, ricevano in abbondanza lo Spirito della gloria (cfr 1 Pt 4,13-14)”.

Dopo la recita della preghiera mariana il papa ha ricordato in particolare i giovani dell’Abruzzo che in questi giorni si sono radunati per ricordare le Giornate della Gioventù. “In comunione con i giovani di quella terra duramente colpita dal terremoto – ha detto -  chiediamo a Cristo morto e risorto di effondere su di loro il suo Spirito di consolazione e di speranza”.

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