19/12/2019, 11.32
VATICANO
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Papa: la pace cammino di speranza che comprende dialogo e conversione ecologica

Francesco ha ricevuto sei nuovi ambasciatori. “Si tratta di abbandonare il desiderio di dominare gli altri e imparare a guardarci a vicenda come persone, come figli di Dio, come fratelli”. “Sempre più spesso vediamo che la pace è ostacolata anche dalla mancanza di rispetto per la nostra casa comune e in particolare dallo sfruttamento abusivo delle risorse naturali”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – La pace “è l’aspirazione di tutta la famiglia umana”. “È un cammino di speranza, che comprende, tra l’altro, il dialogo, la riconciliazione e la conversione ecologica”, cammino per il quale la Chiesa cattolica “si impegna a collaborare con ogni partner responsabile nel promuovere il bene di ogni persona e di tutti i popoli”. La pace e la collaborazione internazionale per raggiungerla sono state al centro del saluto che papa Francesco ha rivolto stamattina a sei nuovi ambasciatori, tre uomini e tre donne, ricevuti per la presentazione delle Lettere credenziali.

“Il cammino verso la pace inizia – ha evidenziato Francesco - con l’apertura alla riconciliazione: «Si tratta di abbandonare il desiderio di dominare gli altri e imparare a guardarci a vicenda come persone, come figli di Dio, come fratelli». Solo quando mettiamo da parte l’indifferenza e la paura può crescere e prosperare un vero clima di rispetto reciproco. Questo, a sua volta, porta allo sviluppo di una cultura dell’inclusione, a un sistema economico più giusto e a varie opportunità per la partecipazione di tutti alla vita sociale e politica”   .

“Sempre più spesso – ha detto ancora - vediamo che la pace è ostacolata anche dalla mancanza di rispetto per la nostra casa comune e in particolare dallo sfruttamento abusivo delle risorse naturali, viste solo come fonte di profitto immediato, senza considerazione per i costi che ciò comporta per le comunità locali e per la natura stessa. Il nostro mondo sta affrontando una serie di sfide complesse per la sostenibilità dell’ambiente, non solo per il presente ma anche per l’immediato futuro. Il recente Sinodo sulla Regione panamazzonica ha fatto appello a un rinnovato apprezzamento del rapporto tra comunità e terra, tra presente e passato e tra esperienza e speranza".

"L’impegno per una gestione responsabile della terra e delle sue risorse è urgentemente richiesto a tutti i livelli, dall’educazione familiare alla vita sociale e civile, fino alle decisioni politiche ed economiche. Il bene comune e quello della casa in cui dimoriamo – ha concluso il Papa - esigono sforzi di cooperazione per far progredire il fiorire della vita e lo sviluppo integrale di ogni membro della nostra famiglia umana”.

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