13/11/2007, 00.00
MYANMAR - ONU
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Pinheiro aspetta di incontrare i generali, che arrestano ancora attivisti e monaci

L’inviato Onu è a Naypydaw per incontrare membri del governo. Intanto a Yangon è stata arrestata oggi Su Su Nway, nota per l’impegno contro il lavoro forzato. Confermato l’arresto i primi di novembre di U Gambira, leader della protesta pacifica dei bonzi a settembre.
Yangon (AsiaNews) – La presenza in Myanmar dell’inviato speciale Onu per i diritti umani non ferma l’ondata di arresti di attivisti e monaci buddisti. Stamattina, secondo fonti attendibili citate dal quotidiano The Irrawaddy, sono stati presi dalla polizia tre noti dissidenti. Risale, invece, ai primi di novembre l’arresto di due dei bonzi che hanno guidato le manifestazioni di settembre represse nel sangue dalla giunta militare.
 
Il gruppo “Generazione 88” ha confermato l’arresto di U Gambira, leader della Alliance of All Burma Buddhist Monk, che ha giocato un ruolo chiave nelle manifestazioni contro il caro benzina e per la democrazia. Dopo la repressione, il bonzo ha vissuto nascosto e membri della sua famiglia sono stati arrestati per avere intrattenuto rapporti con lui. Ora è detenuto nel carcere Insein, per i prigionieri politici. Con lui anche un altro religioso U Kaythara.
“Invece che di gesti di riconciliazione - denuncia Soe Tun, membro di “Generazione 88” – continuiamo ad avere notizie di violenze. Se la giunta vuole la riconciliazione nazionale come dice, deve mettere fine agli arresti”.
 
Tra gli attivisti arrestati oggi, invece, figura Su Su Nway. Insieme a due suoi compagni, stava affiggendo poster anti-governativi al centro di Yangon. La donna, 36 anni, nota per il suo impegno contro il lavoro forzato, viveva in clandestinità. Era già stata arrestata nel 2004.
 
Intanto l’inviato Onu Paulo Sergio Pinheiro continua la sua missione nella ex Birmania, volta a provare le accuse di violazioni dei diritti umani e tentare di scoprire quante siano state effettivamente le vittime della repressione. Oggi è arrivato a Naypydaw, la nuova e isolata capitale, nella speranza di incontrare esponenti del governo. Secondo un funzionario birmano, che ha chiesto l’anonimato, il diplomatico brasiliano vedrà rappresentanti della “Commissione governativa per i diritti umani presso il mistero degli Interni”. Pinheiro incontrerà poi Ong internazionali e i ministri degli Affari religiosi e dello Sviluppo economico.
 
Tate Naing, della Assistance Association for Political Prisoners, denuncia che i recenti “rilasci” di alcuni dei manifestanti arrestati nelle ultime dimostrazioni, sono solo una mossa “di facciata” da parte dei generali, mentre i “detenuti importanti”, prima di tutti la Nobel Aung Sang Suu Kyi, sono ancora “chiusi dentro”.
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