14/03/2008, 00.00
MALAYSIA
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Preoccupano il premier le intenzioni politiche dell’opposizione

Nel ricco Stato di Penang, conquistato dal Partito di azione democratica, il nuovo governatore annuncia di “smantellare” la pluridecennale politica dell’Umno, che favorisce la maggioranza malay. Prove di coalizione tra i tre partiti all’opposizione parlamentare.
Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – Scosse di assestamento in Malaysia dopo lo scossone politico generato dalle ultime elezioni generali e amministrative (8 marzo) che hanno eroso i vasti consensi di cui ha sempre goduto la coalizione al governo, Barisan Nasional (BN). Nei cinque, su 13, Stati conquistati dai tre partiti d’opposizione già si parla di “smantellare” la pluridecennale Nuova politica economica. La NEP - voluta oltre 30 anni fa dal partito del premier Abdullah Badawi, l’Umno – prevede privilegi ed agevolazioni alla maggioranza musulmana malay in diversi settori dall’economia, all’istruzione, alle opportunità di impiego. Sarebbe, secondo i suoi critici, fonte di corruzione e favoritismi.
 
Trema il primo ministro, che ha appena ottenuto il suo secondo mandato. Soprattutto perché l’opposizione locale ha conquistato uno Stato importante come Penang, cuore dell’industria tecnologica e elettronica e il più ricco del Paese. Qui ha vinto il Partito di azione democratica (DAP), di etnia cinese, comunità che nello Stato rappresenta la maggioranza della popolazione. Il nuovo chief minister, Lim Guang Eng, si è già espresso contro la NEP, ricevendo come risposta da Abdullah un invito a “non creare un’atmosfera che generi tensioni razziali”.
 
Subito dopo la vittoria elettorale, che ha eroso la maggioranza di tre quarti detenuta dal BN in Parlamento federale, le opposizione hanno deciso di fare fronte comune e l’ex premier Anwar Ibrahim, a capo del Partito della giustizia del popolo (PKR), si è imposto come leader del blocco. Ma la coalizione mostra già le prime crepe al suo interno. Il DAP guarda con sospetto al partito islamico del PAS che si batte tra l’altro per l’introduzione della sharia per i cittadini musulmani. Nello Stato di Perak, i membri del Partito di azione democratica non parteciperanno al giuramento del neo chief minister, scelto dal sultano locale tra le fila del PAS.
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