06/10/2004, 00.00
AFGHANISTAN
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Prime elezioni democratiche in Afghanistan (Scheda)

I principali candidati in corsa alla presidenza

Kabul (AsiaNews) – Mancano pochi giorni alle prime elezioni democratiche nella storia dell'Afghanistan.  Il 9 ottobre la popolazione si recherà nei 25 mila seggi allestiti dalla Commissione elettorale congiunta Onu-Afghanistan e sceglierà tra 18 candidati.

Si sono registrati al voto più di 10 milioni e mezzo di persone su una popolazione di 28.513.677 abitanti. Il 43% dell'elettorato registratosi è costituito da donne. In Afghanistan fino a 3 anni fa, durante il regime talebano (1994 – 2001) alle donne era proibito persino lavorare. Sono previsti seggi distinti per uomini e donne. Al momento del voto, a ogni elettore verrà segnato il pollice con inchiostro indelebile, per evitare possibili brogli. Anche i rifugiati afgani oltre confine sono chiamati a votare. In questi giorni continuano le registrazioni nei campi profughi: gli elettori in Pakistan sono tra i 600 mila e gli 800 mila, mentre in Iran tra i 400 mila e i 600 mila. Per la primavera del 2005 sono previste le elezioni legislative.

Circa 1.200 "educatori civici" hanno portato avanti una campagna di educazione e informazione al voto, necessaria anche per il forte tasso di analfabetismo nel paese: quasi il 70%.

A compromettere la partecipazione della popolazione le continue e violente minacce da parte dei talebani che mirano a sabotare il voto. Dall'inizio dell'anno sono 957 i morti in scontri tra le forze della coalizione a guida americana (Enduring Freedom) e le milizie talebane e di Al Qaedai soprattutto ai confini con il Pakistan. Tra di loro militari e civili, operatori umanitari e politici, stranieri e locali.

Con la nuova costituzione approvata a gennaio scorso, "nessuna legge è contraria all'islam; lo Stato è obbligato a creare una società basata sulla giustizia sociale e la protezione dei diritti umani. Ad  assicurare l'uguaglianza tra i gruppi etnici e tribali e a realizzare la democrazia; l'Afghanistan dovrà attenersi alle convenzioni e trattati internazionali firmati". Secondo la nuova costituzione il capo dello Stato è anche capo del governo. Il mandato è di 5 anni e non può ripetersi per più di 2 volte.

Di seguito riportiamo i profili dei principali candidati alle presidenziali.

Hamid Karzai

È l'attuale presidente ad interim dell'Afghanistan e il favorito nella corsa alla presidenza. Leader della tribù dei Pashtun, ha 46 anni e una formazione di stampo occidentale. Proviene dalla roccaforte talebana di Kandhar. É appoggiato dagli Usa e dall'ex presidente afgano Burhanuddin Rabbani dell'Islamic Society Jamiat-i-Islami, partito molto popolare in Afghanistan. Il suo programma si basa su 3 punti principali: sicurezza, infrastrutture e sviluppo economico, puntando soprattutto sul settore privato. La lotta ai "signori della guerra" (signorotti locali dotati di proprie milizie che si oppongono al processo di normalizzazione del Paese) è un altro obiettivo chiave del presidente provvisorio. Analisti affermano che Karzai potrebbe vincere anche al primo turno evitando il ballottaggio. Negli ultimi giorni la commissione elettorale ha invitato 5 delle emittenti afgane a contenere l'eccessivo spazio concesso alla propaganda elettorale di Karzai a scapito degli latri candidati. Un recente sondaggio ha rivelato che dall'inizio della campagna elettorale, settembre scorso, il presidente ad interim ha occupato il 75% dello spazio concesso sui media di Stato.

Abdul Rashid Dostum

È il più temuto avversario di Karzai. È un ex generale uzbeko. Ha combattuto in molte guerre e può contare sui voti di suoi numerosi fedeli uzbekii presenti nel nord del Paese. La sua carriera è caratterizzata da alleanze controverse. Negli ultimi 30 anni ha combattuto a fianco e contro le truppe sovietiche, ha appoggiato i talebani e poi si è schierato con l'alleanza del Nord per combatterli.

Yunus Qanuni

Ex  ministro dell'educazione, Qanuni è membro di spicco dell'Alleanza del nord che ha sostenuto le truppe Usa nella cacciata dei talebani 3 anni fa. Qanuni può contare sull'appoggio dei tagiki della sua regione natale, Panjshir (nord di Kabul), ma a livello nazionale ha poco riscontro.

Mohammed Mohaqiq

Leader della minoranza etnica degli Hazaras, Afghanistan centrale. Come la maggior parte degli sfidanti di Karzai si presenta in una lista indipendente. Mohaqiq è appoggiato dai numerosi  Hazaras presenti tra i rifugiati in Iran e Pakistan.

Massouda Jalal

È l'unica donna candidata alle elezioni presidenziali. Jalal è pediatra e viene da Kabul. Viene considerata la preferita dall'elettorato femminile che costituisce il 43% di quello totale.

Ahmad Shah Admadzai

Ex primo ministro e alleato del leader mujahideen, Abdul Rasul Sayyaf, Ahmadzai è un ingegnere dell'etnia Pashtun. Fa parte dell'ala religiosa di destra. Raccoglie consensi nelle regioni sud ed est del Paese, dove più forte è il sentimento antiamericano.

Sayed Ishaq Gailani

Altro membro dell'etnia Pashtun, Gailani proviene da una delle più influenti famiglie religiose dell'Afghanistan. È stato forte sostenitore della monarchia, critica la presenza Usa in Afghanisatn e l'operato di Karzai.

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