25/05/2004, 00.00
HONG KONG – CINA
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Quadri del Partito parteciperanno a una cerimonia buddista a Hong Kong

Incerto un incontro con mons. Zen. Monaco invita i buddisti a non occuparsi di politica

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Funzionari di Pechino sono giunti oggi ad Hong Kong per partecipare a una cerimonia buddista, incontrando i leader religiosi e politici locali. Non è ancora chiaro se ci sarà un colloquio anche con il battagliero mons. Joseph Zen Ze-kiun, vescovo di Hong Kong, molto critico verso la politica religiosa di Pechino.

Liu Yandong, Ministro del Dipartimento di lavoro del fronte unito del Partito comunista, e Ye Xiaowen, direttore generale dell'Amministrazione di stato per gli affari religiosi, saranno presenti una celebrazione dove si mostrerà una reliquia del Buddha, che la tradizione dice essere un osso del suo dito. Il gruppo rimarrà ad Hong Kong fino al 4 giugno, anniversario del massacro di Tiananmen, incontrando centinaia di rappresentanti delle diverse organizzazioni cittadine. È probabile che i funzionari di Pechino incontrino anche mons. Zen, anche se egli ha detto che finora non ha ricevuto alcun avviso ufficiale."Non penso che sia conveniente che io prenda l'iniziativa [per incontrarli –ndr]. Non so quanto tempo loro abbiano e non sono certo che ritengano opportuno incontrarmi". L'invito del vescovo, il mese scorso, a Shanghai, dopo 6 anni di divieto d'ingresso in Cina è sembrato un segno di disgelo nei rapporti con Pechino. Come in quell'occasione, mons. Zen manifesta un atteggiamento di apertura: "Spero che ci sia un sincero tentativo di formare un fronte unito. Formare un fronte unito significa fare amicizia e  trasformare i nemici in amici, non sollevando opposizione o separazione".

I rapporti fra la Cina e il territorio sono in un momento molto critico, dopo che Pechino ha avocato a sé ogni decisione sullo sviluppo delle riforme democratiche in Hong Kong. Da tempo almeno l'80% della popolazione chiede di poter eleggere direttamente il capo dell'esecutivo e di avere elezioni a suffragio universale.

Mons. Zen è fra le poche figure religiose di Hong Kong a far sentire la propria voce in favore della libertà e la democrazia, invitando la comunità a manifestare per rivendicare i diritti inscritti nella costituzione (Basic Law). Recentemente, il monaco Sik Kok Kwong – presidente dell'Associazione buddista di Hong Kong – ha invitato la popolazione ad ubbidire a Pechino, a non occuparsi di politica e a non partecipare alla manifestazione del 1 luglio, promossa dal movimento democratico. Quest'anno, la grande manifestazione a ricordo del ritorno di Hong Kong alla madrepatria, sarà incentrata sui temi della democrazia. L'anno scorso la manifestazione attirò più di 500 mila persone fortemente critiche della politica di Pechino  e del governatore Tung Chee-hwa. (MR)

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