27/09/2010, 00.00
ISRAELE - PALESTINA
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Riprende la costruzione delle colonie nella West Bank. A rischio i dialoghi di pace

Da domani riprendono i lavori a Shavei Shomron, Adam, Oranit, Sha'arei Tikva, Yakir, Revava, Kokhav Hashahar, Kedumim e Karmei Tzur. Netanyahu (e gli Stati Uniti) chiedono ai palestinesi di continuare i dialoghi nonostante tutto. Per Abbas, senza congelamento delle colonie i dialoghi sono “una perdita di tempo”.
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – Con lo scadere alla mezzanotte della moratoria sugli insediamenti nella West Bank, molti coloni israeliani sono pronti a riprendere le costruzioni che erano state fermate solo parzialmente per 10 mesi.
 
La moratoria era stata voluta dagli Stati Uniti per permettere la ripresa dei dialoghi di pace, interrotti dopo l’operazione Piombo fuso a Gaza. Con la ripresa dell’espansione degli insediamenti, il cammino verso la pace, ufficialmente riaperto nelle scorse settimane a Washington, è a rischio.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto ai palestinesi di continuare i dialoghi “nonostante” le costruzioni. Egli ha pure domandato ai coloni di mostrare “freno e responsabilità”.
Ma il presidente dell’Autorità palestinese, Mahmoud Abbas ha dichiarato che se non vi è il congelamento delle colonie, i dialoghi sono “una perdita di tempo”.
 
Molti coloni hanno celebrato la fine della moratoria e programmano di riprendere le costruzioni nella West Bank nei prossimi giorni. Fonti israeliane prevedono da domani la ripresa dei lavori a Shavei Shomron, Adam, Oranit, Sha'arei Tikva, Yakir, Revava, Kokhav Hashahar, Kedumim e Karmei Tzur. A Beit Hagai, nel sud della West Bank, ci si appresta a porre nuove fondamenta di un insediamento.
 
David Axelrod, consigliere politico di Barack Obama ha dichiarato che gli Stati Uniti “spingono e spingono” per trovare qualche compromesso, anche senza congelamento delle colonie. Abbas ha fatto sapere che nella prossima settimana si incontrerà con i leader arabi per cercare una decisione.
Sotto la pressione di Washington, Israele aveva varato una moratoria parziale sulle nuove costruzioni nel novembre 2009. Essa però non è mai stata applicata agli insediamenti di Gerusalemme est. Dall’occupazione israeliana del ’67 sulla West Bank e a Gerusalemme est almeno 500 mila israeliani vivono in più di 100 insediamenti. Dal punto di vista della legge internazionale essi sono illegali.
 
A Revava (nord della West Bank), i coloni hanno festeggiato ieri sera la fine della moratoria lanciando palloni in aria. Fra di loro vi erano anche parlamentari del Likud, il partito di Netanyahu e dello Shas, presente nella compagine governativa.
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