19/10/2013, 00.00
ARABIA SAUDITA - ONU
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Riyadh rifiuta il seggio al Consiglio di sicurezza, dimostratosi "inutile" per la guerra in Siria

Per Riyadh il Consiglio ha dimostrato di non essere in grado di tutelare la pace e la sicurezza internazionale. Mosca parla di "strane motivazioni", Parigi esprime comprensione mentre Ankara parla di "perdita di credibilità" dell'Onu.

Riyadh (AsiaNews/Agenzie) - L'Arabia Saudita ha rifiutato il posto di membro non permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per un periodo di due anni al quale era stata eletta giovedì.

Il rifiuto è stato motivato, ieri, con l'inutilità del Consiglio di sicurezza, come dimostra il suo fallimento per risolvere i conflitti mondiali, come dimostrano i 65 anni della "questione palestinese" e la guerra civile siriana.

In una dichiarazione diffusa ieri, il Ministero degli esteri saudita afferma che "Il Regno di Arabia Saudita è convinto che il modo, i meccanismi di azione e il doppio standard esistente nel Consiglio di sicurezza impediscono di svolgere le proprie funzioni e di assumere le proprie responsabilità a preservare la pace e la sicurezza internazionale come e quando richiesto".

La nota cita, in proposito la mancanza di "una soluzione giusta e duratura" per la questione palestinese e il fatto di "consentire al regime al potere in Siria di uccidere e bruciare la sua gente con armi chimiche, mentre il mondo sta a guardare, senza l'applicazione di sanzioni dissuasive".

La decisione di Riyadh è stata criticata dalla Russia, che ha parlato di "strano" argomento portato a motivarla. Secondo il Ministero degli esteri moscovita  "gli argomenti del regno suscitano sconcerto e la critica al Consiglio di sicurezza per quanto riguarda il conflitto in Siria è particolarmente strana".

La Francia, invece, ha detto di condividere la frustrazione di Riyadh. Il portavoce del Ministero degli esteri Romain Nadal ha parlato anche di "dialogo costante sul tema della Siria con l'Arabia Saudita".

Rispetto per la decisione saudita è stato infine espresso dalla Turchia, con il presidente Abdullah Gul che ha parlato di "perdita di credibilità" delle Nazioni Unite.

Fonti diplomatiche notano che non è ancora giunta al Palazzo di vetro una dichiarazione ufficiale di rinuncia e che da qui a gennaio, quando il regno saudita dovrebbe sedere nel Consiglio di sicurezza, le cose possono cambiare.

 

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