27/04/2007, 00.00
LIBANO
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Scuole chiuse per l’assassinio dei due giovani libanesi

di Youssef Hourani
Ieri sera sono stati ritrovati i corpi torturati di Ziad Ghandour, 12 anni, e del ventiquattrenne Ziad Qabalan, scomparsi domenica. Unanime la condanna delle forze politiche, che vedono nel duplice omicidio una possibile provocazione.

Beirut (AsiaNews) - Scuole e università chiuse, oggi in Libano, per esprimere solidarietà con i familiari dei due giovani sunniti uccisi, dei quali ieri sono stati ritrovati i corpi e nel timore di incidenti tra studenti di opposte fazioni. Il più piccolo dei due giovani, Ziad Ghandour, non aveva ancora 12 anni e frequentava la quinta elementare in una scuola statale di Beirut.

Il suo corpo, insieme a quello di Ziad Qabalan, di 24 anni, è stato trovato ieri sera nel villaggio di Jadra nel distretto dello Chouf, tra la capitale e Sidone.Erano le 19.00 ora locale, quando una telefonata anonima alla rete televisiva New Tv, riferiva il ritrovamento dei corpi dei due giovani, scomparsi nel quartiere sunnita di Beirut, Wata al-Mosseitbeh, tre giorni fa. La polizia ha poi riferito che i due sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco e che i loro corpi portano segni di tortura.

Il villaggio di Jadra è nello Chouf, zona controllata dal leader druso Walid Joumblatt, che è stato il primo a lanciare un appello a “non politicizzare questo evento”. “Può darsi – ha aggiunto – che si tratti di un crimine ordinario, che non ha risvolti politici. Non si gonfi ciò che è accaduto. Il crimine è atroca, ma crimini atroci sono commessi ogni giorno, aspettiamo i risultati delle indagini”. Joumblatt ha infine ricordato che sono le forze statali a dover garantire la sicurezza dei cittadini. E in effetti, da ieri sera 60mila uomini dell’esercito e della polizia sono nelle strade.

Dal canto suo il primo ministro Fouad Senioura, che si è recato a portare solidarietà alle famiglie dei due giovani uccisi, ha promesso di "non chiudere occhio prima della cattura dei colpevoli”, ed ha annunciato l’arresto di un sospetto.Condanna per l’accaduto è ugualmente venuta da esponenti della maggioranza e dell’opposizione. Il presidente libanese, generale Emile Lahoud, appena rientrato dalla visita ufficiale nell'emirato del Qatar, ha "espresso la sua viva condanna contro questo crimine”, promettendo di seguire  personalmente le indagine e presentando le sue vive condoglianze ai familiari di Ghandour e Qabalan, invitando tutti a superare le ferite.Il dirigente delle Forze Libanesi, Samir Geagea, ha espresso ad AsiaNews il timore che "questo incidente possa divenire l'inizio di una catena di violenza".Il deputato Ali Hasan Khalil, ha portato la condanna del presidente del Parlamento Nabih Berri,e di tutto il suo gruppo parlamentare di Amal, che considera questo massacro come il presupposto di un tentativo che mira a distruggere il Libano. Egli ha espresso la piena disponibilità del movimento sciita Amal a facilitare le indagini.Il Partito di Dio, per bocca del deputato Mouhammad Rahd, ha rivolto un appello alla calma, denunciando la debolezza del governo libanese, che non è in grado di proteggere i cittadini, e promettendo la piena collaborazione con le forze dell'ordine per poter arrivare a svelare i responsabili dell'assassinio.

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