31/05/2023, 12.45
COREA DEL SUD - OCEANIA
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Seoul con le isole del Pacifico su cooperazione e lotta al cambiamento climatico

di Alessandra Tamponi

Per la prima volta la Corea del Sud ha ospitato il Korea-Pacific Islands Summit. L’evento occasione per discutere di sviluppo sostenibile e affari marittimi . L’amministrazione Yoon ha mostrato un crescente interesse per la regione, importante snodo geopolitico ed economico.

Seoul (AsiaNews) - Il 29 e il 30 maggio si è tenuto in Corea del Sud il primo Korea-Pacific Island Summit. L’evento, co-presieduto dal presidente Yoon Suk-yeol e dal primo ministro delle Isole Cook Mark Brown, ha registrato la partecipazione dei rappresentanti di 17 dei 18 Paesi del Pacific Islands Forum e ha costituito una piattaforma utile per discutere sulle relazioni future tra Corea e Pacifico. Tema principale, scelto dal Paese ospitante, è “Navigating towards Co-Prosperity: Strengthening Cooperation with the Blue Pacific” ed è proprio seguendo il principio della prosperità condivisa che i partecipanti hanno promesso di rafforzare la loro cooperazione. Fra i settori di interesse gli affari marittimi, in particolare la protezione oceanica da materiale radioattivo, sviluppo sostenibile, lotta al cambiamento climatico e resilienza nella risposta ai disastri naturali. 

La Corea del Sud ha sfruttato il summit per stringere relazioni diplomatiche con lo stato-isola di Niue, non ancora membro delle Nazioni Unite, e per presentare in separata sede il piano d’azione per le isole del pacifico, che si costruisce su tre pilastri: resilienza, nel migliorare la risposta dei Paesi ai disastri causati dal cambiamento climatico; rinforzo delle misure per aiutare la regione a realizzare il suo potenziale; rivitalizzazione, nell’incrementare la connettività, fisica e digitale, per lo sviluppo post pandemia. Il presidente si è inoltre impegnato a raddoppiare entro il 2027 gli aiuti pubblici allo sviluppo (Oda), portandoli a un totale di circa 40 milioni di dollari.

Per l’amministrazione Yoon il summit rappresenta un passo importante per intensificare l’influenza in una regione che acquista una rilevanza geopolitica sempre maggiore, con una superficie che corrisponde al 15% circa del pianeta ed è vitale per la realizzazione della strategia per l’Indo-Pacifico. Annunciata nel 2022 e capace di catturare l’attenzione di Washington e Pechino, essa prevede la creazione di un’area libera, pacifica e prospera.

Il testo suggerisce un cambiamento nella politica estera coreana, che per i suoi rapporti con l’Indo-pacifico cerca un maggiore allineamento con gli Stati Uniti e l’Australia per contrastare la crescente influenza cinese. In un’ottica di crescente importanza, Yoon punterebbe a una sinergia fra gli obiettivi della sua amministrazione e quelli previsti dalla 2050 Strategy for the Blue Pacific Continent, il piano di sviluppo a lungo termine dei 18 paesi membri del Pacific Islands Forum.

Un settore chiave quello ittico e degli affari marittimi, non solo per la vulnerabilità delle isole al cambiamento climatico e all’innalzamento dei mari, ma per il ruolo che ricopre l’industria ittica nei rapporti fra Seoul e le isole stesse. La Repubblica delle Kiribati, ad esempio, ha una zona economica esclusiva di 3,5 milioni di chilometri quadrati, costituiti per la maggior parte da acque dell’Oceano Pacifico ricche di tonno. In passato il governo ha venduto licenze a compagnie commerciali di Taiwan, Spagna, Stati Uniti e anche Corea del Sud che tuttavia mettono a rischio il Paese con pratiche di pesca illegale e sottostima del pescato. Ciò non solo mette in difficoltà i piccoli pescatori locali ma rischia di danneggiare l’intero ecosistema.

Proprio la Corea del Sud è stata recentemente collegata a pratiche di pesca illegale nel Pacifico e a una sua imbarcazione è stato impedito di scaricare un carico di oltre 4mila kg di tonno a Bangkok, per l’uso non autorizzato di dispositivi di aggregazione dei pesci (Fad). I dati raccolti dal Environmental Justice Foundation (Ejf) mostrano che non si tratta di un caso isolato, e che tali pratiche potrebbero essere comuni ad altre navi di Seoul. La pesca e le pratiche a essa collegate potrebbero quindi diventare un aspetto fondamentale della collaborazione auspicata da Yoon, nella prospettiva di uno sviluppo sostenibile in termini di economia e ambiente per i Paesi del pacifico.

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