08/11/2005, 00.00
Cina
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Shenzhen, continua la protesta dei veterani dell'esercito

Il gruppo di oltre 3 mila persone continua la sua battaglia per le paghe arretrate e chiede la liberazione di 2 commilitoni. Il sindaco della metropoli insultato e bloccato per strada dopo un incontro con i manifestanti. 

Shenzhen (AsiaNews/Agenzie) – I veterani dell'Esercito per la liberazione del popolo continuano la loro protesta a Shenzhen per chiedere le paghe arretrate e la liberazione di 2 ex commilitoni arrestati la settimana scorsa. La pubblica sicurezza cittadina è dovuta intervenire ieri sera in assetto anti-sommossa per liberare il sindaco, insultato e bloccato dai manifestanti dopo una riunione notturna.

Xu Zongheng, il primo cittadino di Shenzhen, ha partecipato ad un incontro urgente nella scuola del distretto di Fujian con più di 3 mila impiegati di un'azienda statale. I lavoratori – per la maggior parte veterani del corpo ingegneristico delle Forze armate – sono scontenti per il cambio salariale effettuato con l'ultima riforma delle imprese statali e chiedono alle autorità il rilascio di 2 colleghi arrestati la scorsa settimana per essersi lamentati sullo stesso argomento con dei rappresentanti governativi ufficiali.

Durante la riunione, il sindaco ha promesso di rivedere le griglie salariali ed ha chiesto ai dimostranti di terminare le loro proteste: il politico ha garantito inoltre che nessuno dei dimostranti sarebbe stato licenziato nei prossimi 3 anni a causa della protesta.

I veterani insoddisfatti hanno iniziato ad insultare il sindaco che lasciava la scuola: poco dopo hanno bloccato in strada la macchina che cercava di portarlo via. La polizia anti-sommossa è intervenuta ed ha disperso la folla, ma diverse centinaia di dimostranti hanno marciato fino alla stazione di polizia chiedendo la liberazione dei loro compagni.

L'incidente ha imbarazzato il governo locale di Shenzhen che ha cercato di censurare l'accaduto: molti giornalisti di Hong Kong sono stati fermati domenica 6 per aver cercato di riportare le denunce dei veterani e rilasciati solo nel pomeriggio di ieri.

I veterani erano stati assegnati alla modernizzazione del sud del Paese nel 1983. A causa della loro competenza in campo ingegneristico erano stati dirottati alla costruzione della Zona economica di Shenzhen e il pagamento dei loro stipendi era stato delegato alla compagnia statale che si occupava della costruzione. La compagnia è stata gestita male e i suoi fondi sperperati dalla dirigenza, accusata di corruzione: il governo locale ha deciso lo scorso anno di privatizzarla.

Uno dei manifestanti, Li, dice che l'esame governativo sull'azienda ha rivelato che la stessa si trova sull'orlo della bancarotta e che molti fondi sono spariti. Tutta la dirigenza non è più reperibile anche se ha lasciato debiti ingenti. "Io – dice - avrei dovuto ricevere 500 mila yuan [circa 50 mila euro ndr] di paghe arretrate, ma me ne vogliono dare solo 50 mila". "Ho versato sangue e sudore per lo sviluppo di Shenzhen – conclude – e questo è il modo in cui vengo ricompensato".

Il 25 ottobre un gruppo di lavoratori esasperati aveva sequestrato Lin Xinyao, vice-direttore della compagnia, ed aveva chiesto la sua garanzia che i lavoratori sarebbero stati pagati. La famiglia aveva denunciato il caso alla polizia e Lin era stato rilasciato il giorno dopo.

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