03/03/2009, 00.00
CINA
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Sichuan: arrestato perché crea un gruppo per difendere i diritti della gente

Da anni a Chengdu, Xing Qingxian difende i cittadini contro gli abusi di datori di lavoro e autorità. Due settimane fa ha creato un gruppo che si dedica a questa difesa. Ora la polizia lo trattiene per disturbo all’ordine sociale.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – L’attivista per i diritti umani Xing Qingxian è stato arrestato dalla polizia per “disturbo all’ordine sociale”. Il gruppo Chinese Human Rights Defenders (Chrd) denuncia che la sua unica colpa è aver documentato e denunciato molte violazioni dei diritti di cittadini.

La notte del 28 febbraio a Chengdu (Sichuan) una ventina di poliziotti ha prelevato Xing da casa, insieme a un altro attivista Li Yu che era con lui. La polizia gli ha sequestrato il computer e documenti. Li è stato trattenuto in commissariato per 4 ore, poi è stato accompagnato con la forza a Deyang, dove risiede, e rilasciato.

Xing è stato invece trattenuto dalla polizia. Di recente egli ha rivelato ai media esteri notizie su due scontri tra la polizia e i cittadini di Chengdu. Nel primo, il 20 febbraio, Yuan Xinggen si è opposto a una demolizione coatta e ha lanciato gasolio e fuochi d’artificio contro i poliziotti, ferendone 6. Nell’altro una trentina di persone si sono incatenate davanti al tribunale  di Chengdu il 23 e 24 febbraio (nella foto), in protesta contro le ingiustizie da loro subite in vicende giudiziarie.

Nel 2004 Xing, dipendente delle ferrovie, è stato licenziato per avere chiesto con altri lavoratori il pagamento del lavoro straordinario. Per reazione ha studiato diritto e ha iniziato a fornire consigli legali sulla difesa dei propri diritti.

Da circa due settimane ha costituito con altri a Chengdu il gruppo ‘Azione per la difesa dei diritti’.

Renee Xia, direttore di Chrd, osserva che l’arresto “vuole colpire i difensori dei diritti umani che esercitano il diritto di informazione ed espressione raccontando storie locali di [abusi contro i] diritti. Le autorità sembrano volere disperatamente garantire la ‘stabilità’ in un periodo di crisi economica e con l’avvicinarsi di anniversari problematici, come la rivolta tibetana e il 4 giugno. La stabilità è davvero essenziale nel Sichuan, perché confina con il Tibet” e nella provincia ci sono molte zone di etnici tibetani.

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