16/08/2007, 00.00
CINA - STATI UNITI
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Sicurezza dei prodotti, Pechino cerca di evitare una “guerra” con gli Usa

La Cina annuncia l'invio di una delegazione negli Usa per concordare nuove regole di controllo. Nel Paese aumentano le richieste di bloccare le importazioni cinesi, mentre Pechino adotta “ritorsioni” verso i prodotti statunitensi.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La Cina manderà due delegazioni negli Stati Uniti a fine agosto e a settembre, per concordare nuove norme di controllo su sicurezza e qualità dei prodotti. Vuole così prevenire l’adozione di misure e leggi protezioniste verso le importazioni, dopo i recenti scandali dei giocattoli tossici che l'hanno coinvolta . Pechino continua ad assicurare controlli più rigidi, ma in molti denunciano che il governo era a conoscenza della nocività dei giochi.

Oggi Wang Xinpei, portavoce del ministero del Commercio, ha assicurato che “aumenteranno il controllo sulla qualità della produzione destinata all’esportazione”. “La Cina ha esportato 300mila bastimenti di giocattoli, per un valore di 7 miliardi di dollari nel 2006. Solo 29 sono stati rimandati indietro, uno su 10mila”. “La maggior parte dei nostri giocattoli sono sicuri – aggiunge, ripetendo la principale difesa cinese contro simili accuse – è irresponsabile e malizioso mettere sotto accusa la qualità dell’intera esportazione cinese”.

Ma queste argomentazioni appaiono sempre meno convincenti con il ripetersi degli scandali: due giorni fa la multinazionale Mattel ha ritirato dal mercato altri 18,2 milioni di giocattoli molto popolari (9,5 milioni solo negli Usa), come le bambole Barbie e Polly Pocket e i pupazzi di Batman, che contengono vernice al piombo (fino a 3 volte il massimo consentito negli Usa) e piccoli magneti che possono essere estratti e ingoiati dai bambini. Il 65% della produzione Mattel viene dalla Cina e la ditta ha annunciato una radicale revisione dei controlli in questi impianti e ha addirittura istituito un telefono e una e-mail d’emergenza per dare informazioni e tranquillizzare i consumatori in vista dei regali natalizi. Secondo agenzie internazionali, che citano una fonte ufficiale della China Toy Association, la Cina sapeva da marzo che i magneti usati nei giochi non erano sicuri, ma non ha mai preso iniziative.

Negli Stati Uniti, il senatore Charles Schumer osserva che nel 2007 il 60% dei prodotti bocciati dalla Commissione Usa per la sicurezza dei prodotti per i consumatori sono cinesi: dagli alimenti ai giocattoli, dalla cioccolata alle vitamine. Ieri il senatore Dick Durbin ha accusato Pechino di avere “insufficienti standard di sicurezza” e ha proposto di “fermare e ispezionare tutti i prodotti cinesi per bambini che contengono vernice”. Pure ieri, il senatore Cristopher J. Dodd ha chiesto al presidente George W. Bush di “congelare” subito tutte le importazioni di giocattoli cinesi.

Intanto la Cina ha vietato l’importazione di carne di maiale di molti fornitori Usa, in quella che gli  analisti ritengono una "ritorsione". Pechino dice che la carne contiene ractopamina, un ormone per la crescita consentito negli Stati Uniti, ma bandito in Cina. Ieri Zhao Baoqing, primo segretario  per il Commercio presso l'ambasciata cinese a Washington, in una conferenza stampa ha detto che il suo governo potrebbe disporre controlli a campione su ogni carico di alimenti Usa, dal 1° settembre.

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