23/01/2013, 00.00
SINGAPORE
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Singapore, il governo corre ai ripari contro il crollo delle nascite

L'esecutivo ha annunciato un aumento dei benefit e il prolungamento del congedo per paternità: il tasso di natalità nel 2010 e 2011 è stato il più basso degli ultimi 47 anni. Lee Kuan Yew, storico premier e padre dell’attuale Primo Ministro ammette: sbagliate le politiche di pianificazione familiare. A dicembre inflazione record, a rischio la crescita; mercato immobiliare alle stelle.

Singapore (AsiaNews/Agenzie) - Il governo di Singapore ha annunciato un aumento nei "bonus bebè" e un allungamento dei permessi famigliari per paternità, nel contesto di una serie di provvedimenti volti a favorire la crescita della popolazione e ridurre la dipendenza dagli immigrati. L'esecutivo guidato dal premier Lee Hsien Loong è intervenuto con decisione nella materia, sottolineando la necessità di invertire una tendenza che rischia di compromettere lo sviluppo della nazione. Tuttavia, l'elevata inflazione e l'alto costo della vita potrebbero far fallire le politiche di incentivi volute dal Primo Ministro. Nel dicembre scorso il tasso di inflazione ha toccato il livello più alto degli ultimi tre mesi, vanificando le operazioni sulla moneta della Banca centrale per favorire la crescita.

Dopo 40 anni di politiche contrarie alla famiglia, ora la sfida del Primo Ministro è quella di convincere i cittadini di Singapore a sposarsi da giovani e procreare. Era stato il padre dell'attuale premier, Lee Kuan Yew, storico leader della città-Stato, a volere politiche di pianificazione familiare, legalizzando l'aborto e favorendo la sterilizzazione per contenere il rapido sviluppo della popolazioni negli anni 50 e 60. Ora, l'89enne Lee si ravvede e assicura pieno sostegno alle iniziative del figlio: "Dobbiamo convincere la popolazione - ha affermato - e far capire che il matrimonio è importante, fare figli è importante".

Nel 2012 il tasso di natalità era di 1,3 figli per donna; un dato che sancisce il fallimento delle misure prese dal 1987 a oggi, per ribaltare la tendenza negativa in tema di fertilità. Il tasso di nascita registrato nel 2010 e nel 2011 è stato il più basso degli ultimi 47 anni, dal raggiungimento dell'indipendenza e un dato su tutti lo dimostra: nel 2011 sono nati 36mila bambini da coppie autoctone, rispetto ai circa 50mila del 1990. Peraltro l'indice negativo accomuna Singapore ai principali Paesi dell'area industrializzata, fra cui Stati Uniti, Giappone e Germania, nonostante Berlino promuova la famiglia con politiche incentrate sul sostegno e gli aiuti.

Il Primo Ministro Lee, padre di quattro figli, intende inoltre dare priorità alle famiglie con figli minori di 16 anni nella concessione di appartamenti statali. Una decisione basilare in una nazione fra le più costose di tutta l'Asia nel settore immobiliare, con liste di attesa lunghissime per alloggi a prezzi calmierati. Secondo le statistiche ufficiali il prezzo delle case ha toccato i massimi nell'ultimo quarto del 2012 e anche l'inflazione è a livelli record. Nel mese di dicembre, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato del 4,3% rispetto all'anno precedente. "La pressione esercitata dall'inflazione domestica rimane a livelli eccezionalmente alti" afferma Irvin Seah, economista con base a Singapore, secondo cui per il 2013 l'inflazione si manterrà sugli stessi livelli, "attorno al 4%". 

 

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