13/03/2023, 13.49
MYANMAR
Invia ad un amico

Stato Shan: 28 persone massacrate dalla giunta golpista all'interno di un monastero

Secondo una milizia etnica locale si tratta di civili che si erano rifugiati lì per sfuggire ai bombardamenti e alle truppe dell'esercito. Il villaggio di Nan Nein che è stato colpito si trova lungo una strada indispensabile per i rifornimenti. L'episodio evidenzia ancora una volta la brutalità del conflitto.

Yangon (AsiaNews/Agenzie) - Almeno 28 persone, tra cui tre monaci buddhisti, sono state massacrate dalla giunta golpista birmana nello Stato meridionale Shan. A dare la notizia è stata la Karenni Nationalities Defence Force (Kndf), una delle varie milizie etniche che dal colpo di Stato del primo febbraio 2021 combatte contro l’esercito. 

L’11 marzo l’aviazione militare ha colpito il villaggio di Nan Nein: i soldati hanno così potuto fare il loro ingresso uccidendo i civili che si erano rifugiati all’interno del monastero locale. In un video diffuso dalla Kndf si vedono almeno 21 cadaveri a terra e le pareti del luogo di culto crivellate da colpi di proiettile. Secondo un portavoce della milizia sembra che i militari li abbiano “messi in fila davanti al monastero e abbiano brutalmente sparato a tutti, compresi i monaci”. Altri sette corpi sono poi stati ritrovati nelle vicinanze del villaggio, ha raccontato il gruppo alla Bbc.

Negli ultimi mesi c’è stata una recrudescenza del conflitto civile seguito al golpe, favorita, come lo scorso anno, dalla stagione secca, mentre la stagione dei monsoni, che va da maggio a ottobre, di solito provoca maggiori disagi sia all’aviazione che alle truppe di terra.

Secondo un’altra organizzazione locale, lo Stato occidentale Chin è stato colpito almeno una volta al giorno dai bombardamenti della giunta militare solo nei primi due mesi del 2023.

Il villaggio di Nan Nein si trova lungo un’arteria autostradale che unisce lo Stato Shan allo Stato Kayah ed è considerata indispensabile per portare rifornimenti alle milizie. Nella regione convivono l’etnia Shan, Karenni e Pa-o, ma, a differenza delle altre due, quest’ultima è alleata dell’esercito birmano e nelle ultime settimane ha ricevuto un forte sostegno militare nel tentativo, da parte della giunta, di riconquistare i villaggi occupati dalle milizie anti-golpe.

Gli abitanti del villaggio di Nan Nein probabilmente ritenevano che all’interno del monastero avrebbero trovato un rifugio sicuro considerato che nella zona i monaci sono figure rispettate. Tuttavia il colpo di Stato ha cambiato gli equilibri tra i gruppi etnici del Myanmar: il Paese è composto in maggioranza dall’etnia bamar, perlopiù di fede buddhista e concentrata nelle aree centrali della nazione, che, per questa ragione, in passato sono state risparmiate dagli scontri armati. 

Dai tempi dell’indipendenza dall’impero coloniale britannico, ottenuta nel 1948, le milizie etniche che abitano in prevalenza le zone vicino ai confini, invece, combattono contro il governo centrale chiedendo maggiore autonomia.

Dopo il primo febbraio 2021 le milizie etniche non solo si sono unite tra di loro, ma si sono anche alleate alle Forze di difesa del popolo (People Defence Forces, Pdf), gruppi armati fedeli al Governo di unità nazionale in esilio e composti da giovani appartenenti alla maggioranza bamar e provenienti dalle aree centrali del Myanmar, un evento che, secondo i commentatori, non si era mai verificato prima.

I dati delle Nazioni unite affermano che a causa del conflitto civile sono state distrutte 40mila abitazioni, gli sfollati sono circa un milione e mezzo e almeno 8 milioni di bambini non vanno a scuola, mentre 15 milioni di persone rischiano la fame.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Yangon, guerra civile: 100 edifici religiosi distrutti dalla giunta golpista
29/03/2022 11:02
Monaci buddisti fuggono dagli scontri nello Stato Kayah
17/01/2022 12:51
Appello dei vescovi birmani: corridoi umanitari, chiese-rifugio, la fine delle violenze
12/06/2021 12:38
Sagaing: bombardamenti dei militari, si temono centinaia di vittime civili
12/04/2023 11:19
Yangon, gruppo di monitoraggio: dal golpe 3mila civili uccisi. L'ultima una suora
21/02/2023 10:18


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”