19/07/2021, 13.17
THAILANDIA
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Studenti di nuovo in piazza a Bangkok: Prayuth sotto accusa per la pandemia

di Steve Suwannarat

Polizia con cannoni ad acqua e gas lacrimogeni contro i giovani che hanno sfidato il divieto di assembramenti. Oggi con 12mila nuovi casi il Paese ha toccato un nuovo record di contagi da Covid-19. L'opposizione: "Si tagli il bilancio dell'esercito e della monarchia per comprare vaccini efficaci, anziché il Sinovac". 

Bangkok (AsiaNews) - A un anno esatto dall'inizio della nuova ondata di proteste guidate dagli studenti, ieri nella capitale si sono riaccese le manifestazioni in uno dei luoghi-simbolo dell’impegno della società civile. Nell’immenso incrocio che ha al centro il Monumento alla democrazia, per ore i manifestanti, sfidando il divieto di assembramento di più di cinque persone, hanno impegnato la polizia che ha fatto uso di cannoni ad acqua e di gas lacrimogeni per controllare le folla.

In aggiunta alle richieste più volte ribadite - la fine del potere dei militari e una ridefinizione del ruolo della monarchia - è stata indicata come prioritaria l’uscita di scena del primo ministro Prayuth Chan-ocha, l’ex generale a capo del golpe del maggio 2014. I manifestanti accusano il governo d'incompetenza, di avere sperperato le risorse nazionali davanti una una pandemia che va affondando l’economia nazionale e creando enormi danni ai thailandesi. Proprio oggi il Paese ha registrato un nuovo record di contagi, quasi 12mila, che hanno portato il totale a 415.170 (3.422 i morti finora). E la diffusione del Covid-19 è accompagnata da nuove restrizioni su commercio al dettaglio e spostamenti.

A esasperare la popolazione è la lentezza nel reperire i vaccini necessari, imponendo allo stesso tempo pesanti vincoli sui settori produttivi e rigide chiusure alla popolazione. Bangkok si trova ora in lockdown con l'aggiunta del coprifuoco; una delle metropoli più aperte e frenetiche del continente asiatico si spegne senza che all’orizzonte ci siano prospettive di rilancio.

“Prayuth deve dimettersi senza condizioni, occorre tagliare il bilancio della monarchia e dell’esercito, acquisire e distribuire vaccini efficaci”, ha indicato ieri uno dei leader delle proteste. L’accenno alla validità dei vaccini riguarda l’utilizzo preponderante finora del cinese Sinovac, negato comunque alla maggior parte della popolazione che - se benestante - deve ricorrere a vaccini offerti in modo spesso poco chiaro e a caro prezzo. Indagini delle autorità sanitarie hanno indicato che almeno 800 operatori sanitari già vaccinati con Sinovac non avrebbero mostrato alcun grado d'immunizzazione.

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