18/10/2023, 14.19
INDIA
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Tamil Nadu: polemiche su estensione borse di studio ai convertiti dalit

di Nirmala Carvalho

La controversia è legata a un programma di sostegno all’istruzione per i cosiddetti “intoccabili” appartenenti a famiglie che abbracciano il cristianesimo. Per il leder di Ambedkar Makkal Iyakkam l’estensione è “illegale” e vanno imposti limiti. Rappresentante Cbci: una sorta di riconoscimento per un passato di “discriminazione”. 

Delhi (AsiaNews) - Nel Tamil Nadu infuria la polemica sull’estensione (anche) ai convertiti cristiani delle borse di studio riservate per legge agli studenti Dalit, all’interno di un programma di sostegno all’istruzione per il gruppo escluso dal complesso sistema di caste. Nei giorni scorsi, infatti, Ilamurugu Muthu presidente dell’Ambedkar Makkal Iyakkam ha presentato una petizione al ministro del Welfare per tribali e Adi Dravidar N Kayalvizhi Selvaraj chiedendo che il governo statale non estenda ad altre classi arretrate (Obc) i benefici concessi ai dalit.

L’Ambedkar Makkal Iyakkam è un movimento politico del Tamil Nadu, nel sud del Paese, che lavora per la scolarizzazione e il miglioramento delle condizioni e dei diritti dei cosiddetti “intoccabili”. “Il governo statale - ha affermato Ilamurugu al Times of India (Toi) - sta attuando il programma di borse di studio post-matricola per gli studenti delle caste classificate, ma ha incluso anche i cristiani dalit convertiti. Il 20,01% dei fondi è destinato agli studenti dalit, non a Obc” di altre classi arretrate. Per questo, avverte, “spendere i fondi destinati ai dalit per gli Obc è illegale”.

Il presidente ha poi spiegato che quando i dalit si convertono al cristianesimo, diventano Obc e hanno una riserva del 30%. “Se vengono estesi loro i benefici del programma di borse di studio post-matricola, hanno la possibilità - conclude - di usufruire anche delle risorse riservate alle altre classi arretrate, per questo il governo statale dovrebbe limitare rigorosamente i benefici”.

P. Devasagaya Raj, ex segretario dell’ufficio della Conferenza episcopale indiana (Cbci) per le caste classificate (Sc) e le classi arretrate (Dalit e altri), spiega ad AsiaNews che la riserva ai Dalit “viene concessa a causa dei molti anni di discriminazione sociale” che hanno dovuto affrontare in passato. Un ostracismo, precisa, “che li ha fatti rimanere indietro nello sviluppo” rispetto ad altre realtà. 

“Lo stigma dell'intoccabilità è un’altra ragione - prosegue - per cui viene concessa la riserva, in modo da garantire loro giustizia sociale. Molte ricerche e commissioni nominate dal governo affermano che i cristiani dalit sono in ritardo nello sviluppo e devono affrontare lo stigma dell’intoccabilità”. Ed è anche per questo che “chiedono al governo lo status di casta riconosciuta” mentre la norma (Cwp 180/2004) risulta ancora pendente presso la Corte suprema. 

“Il Tamil Nadu è all’avanguardia nel garantire giustizia sociale alle persone ed è per questo che concede una riserva del 69% ai gruppi socialmente svantaggiati. Comprendendo la situazione di difficoltà dei cristiani Dalit” aggiunge, lo Stato sta elargendo borse di studio ai cristiani “che sono inferiori a quelle che ricevono altri Dalit”, i quali temono senza ragione “che si dividano la loro torta. Ma la maggior parte dei fondi stanziati per i Dalit - conclude - viene inviata al Tesoro. In nessun modo ciò influirà su quanti stanno già godendo dei benefici”.

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