Tamil Nadu: saranno i lavoratori dalit a pagare il prezzo dei dazi di Trump
Nel più grande polo indiano della produzione del tessile il 60% degli operai sono persone provenienti dalle caste svantaggiate che in fabbrica hanno trovato un'opportunità. Le tariffe al 50% imposte dagli Usa sono uno svantaggio rispetto ai produttori di Bangladesh, Vietnam e Cambogia a cui Washington ha concesso aliquote migliori. Il chief minister Stalin: "Fino a 3 milioni di posti di lavoro a rischio".
Delhi (AsiaNews) – Nel polo tessile del Tamil Nadu saranno i lavoratori dalit - i cosiddetti fuoricasta, tradizionalmente ai margini della società indiana – a pagare il prezzo più alto dei dazi al 50% imposti dall’amministrazione Trump all’India e entrati in vigore ieri. A denunciarlo in una lettera inviata al primo ministro Narendra Modi è il chief minister del Tamil Nadu, M.K. Stalin, che sottolinea come quasi il 60% dei lavoratori del settore dell'abbigliamento locale appartenga alla comunità Dalit. «Fino a 3 milioni di posti di lavoro nel settore tessile e dell’abbigliamento dello Stato sono a rischio immediato», sostiene Stalin.
Tiruppur è un distretto del Tamil Nadu ed è il più grande polo indiano per la produzione e l’esportazione di maglieria, un’industria che ha offerto un lavoro a un gran numero di persone provenienti da famiglie economicamente svantaggiate. Gli Stati Uniti rimangono il principale mercato di esportazione per l’abbigliamento indiano, rappresentando un terzo di tutte le esportazioni.
Il settore tessile e dell’abbigliamento è il secondo maggiore datore di lavoro in India dopo l’agricoltura, ed è ora travolto da un’ondata di incertezza a seguito della politica dei dazi introdotta durante l’amministrazione Trump. Gli esportatori hanno interrotto le spedizioni verso gli Stati Uniti oppure stanno evadendo gli ordini in perdita, mentre giganti del retail americano come Walmart, Target, Amazon, TJX Companies, Kohl’s, Gap Inc. e H&M hanno chiesto ai fornitori indiani di congelare le spedizioni fino a quando non ci sarà chiarezza sui dazi.
L’India si trova oggi in una posizione di forte svantaggio competitivo nel mercato statunitense: mentre Bangladesh e Vietnam sono soggetti a dazi del 20% e Indonesia e Cambogia al 19%, l’India è gravata da un dazio del 50%.
Nel villaggio di Allapuram, a Tiruppur, una consistente comunità dalit composta da cristiani Adi Dravida costituisce quasi un quarto della popolazione. A Mannapalayam – un altro villaggio di Tiruppur – la maggior parte dei lavoratori (39%) sono dalit, in particolare Arunthathiyar locali e migranti appartenenti ad altre comunità.
P. Z. Devasagayaraj, già segretario nazionale dell'Ufficio per le caste e le classi svantaggiate della Conferenza episcopale indiana (CBCI), commenta ad AsiaNews: "È una situazione triste sia per le industrie di Tiruppur che per le centinaia di lavoratori, per lo più Dalit. Tra loro ci sono anche cristiani Dalit. C'è sempre stato un dibattito riguardo alla retribuzione e all'ambiente nelle industrie di Tiruppur. La maggior parte di questi lavoratori è priva di istruzione o ha abbandonato la scuola. La povertà li costringe a lavorare in queste condizioni. Si dice anche che queste ragazze giovani non siano al sicuro nelle città in cui vivono, poiché molte di loro provengono da diverse zone del Tamil Nadu e da stati vicini. È giunto il momento - aggiunge p.Devasagayaraj - che la Chiesa pensi a queste ragazze cristiane Dalit e offra loro almeno un'istruzione fino al livello superiore secondario, aiutandole poi a proseguire con un'istruzione professionalizzante dopo il 12º anno. Anche il governo statale dovrebbe impegnarsi per ridurre l'abbandono scolastico».
01/06/2021 12:10
18/10/2022 13:50