Terremoto a Mindanao: almeno due morti, edifici crollati. Rientra l’allerta tsunami
Un sisma di magnitudo 7,4 ha colpito la zona costiera di Manay, nel Davao Oriental alle 9.43 del mattino. Centinaia le scosse di assestamento che si sono susseguite per tutta la giornata. Registrati danni a case, edifici e ponti, all’ospedale locale e a scuole. Ancora al lavoro le squadre di soccorso.
Manila (AsiaNews/Agenzie) - Un potente terremoto ha colpito questa mattina alle 9:43 ora locale le Filippine, provocando almeno due vittime - ma il bilancio è ancora parziale - e crolli di edifici, oltre ad un’allerta tsunami per 300 km (che ha riguardato anche l’Indonesia) poi rientrata nelle fasi successive. Il sisma di magnitudo 7,4 ha colpito a una profondità di 43 km al largo della costa di Manay, cittadina di Davao Oriental nella regione di Mindanao, nel sud dell’arcipelago in un’area insanguinata in passato anche dalla lotta separatista di gruppi estremisti islamici. La scossa principale, seguita da centinaia di assestamento, si è verificata a 10 giorni da un altro terremoto mortale che ha colpito il Paese (Cebu), uccidendo almeno 79 persone e ferendone centinaia.
Secondo quanto ha riferito alla Reuters un funzionario di Manay, le prime notizie parlano di danni a case, edifici e ponti, l’ospedale locale e scuole, oltre ad aver interrotto l’erogazione di elettricità, sebbene l’entità complessiva dei danni e il numero delle vittime non è al momento chiara. Un funzionario della Protezione civile di Mati City, cittadina vicina all’area colpita dal sisma, conferma che sinora le vittime accertate sono due, ma i soccorritori sono ancora all’opera e non si esclude un ulteriore aggravamento del bilancio sin dalle prossime ore.
Le Filippine si trovano sull’Anello di Fuoco del Pacifico, un’area soggetta alla collisione di placche tettoniche, che causa frequente attività sismica e vulcanica, con oltre 800 terremoti all’anno. La maggior parte è debole e non viene avvertita, ma in ogni momento possono verificarsi scosse distruttive come quella avvertita oggi, che risulta essere fra le più violente che hanno colpito l’arcipelago negli ultimi anni.
Video e filmati rilanciati sui social mostrano abitanti di Davao che si aggrappano a veicoli e a oggetti di sostegno improvvisati mentre il sisma scuote case, palazzi e cartelli. Richie Diuyen, funzionario della protezione civile di Manay, ha dichiarato che la scossa principale è durata dai 30 ai 40 secondi e ha danneggiato alcune abitazioni e la facciata di una chiesa, oltre a provocare crepe nelle strade e rendere impraticabili alcuni ponti. “Non riuscivamo a stare in piedi. Ho 46 anni e questo - ha affermato Diuyen - è il terremoto più forte che abbia mai sentito”.
In precedenza, il presidente Ferdinand Marcos Jr aveva dichiarato che le autorità stavano valutando la situazione e che le squadre di ricerca e soccorso si sarebbero dispiegate non appena fosse stato sicuro farlo. “Stiamo lavorando 24 ore su 24 - ha proseguito il capo dello Stato - per garantire che gli aiuti raggiungano tutti coloro che ne hanno bisogno”. L’agenzia sismologica Phivolcs ha avvertito della possibilità di scosse di assestamento di magnitudo 6,4 e ha esortato le persone nelle zone colpite a stare lontane dalla costa.
Filmati verificati provenienti dal sud delle Filippine hanno mostrato lavoratori che uscivano dagli edifici riversandosi nelle strade, lampade oscillare nei negozi e uffici con armadi rovesciati e lavoratori aggrappati alle scrivanie. Video provenienti dall’isola indonesiana di Sulawesi mostravano pescherecci rientrare dal mare e bambini che giocavano su una spiaggia da cui l’acqua si era ritirata. Successivamente l’agenzia Phivolcs ha rivisto al ribasso la magnitudo da 7,6 a 7,4 e ha stimato la profondità del terremoto a 23 km (14 miglia).