Un Codice d'Onore per il Kirghizistan
Su richiesta del presidente il ministero della Cultura ha pubblicato una "raccolta di standard morali" per guidare il comportamento dei cittadini e della gioventù. Tra i concetti fondamentali il rispetto dei simboli statali e dell'eredità storica, la tolleranza e il rifiuto di ogni spressione d'odio. Gli eroi della trilogia epica Manas indicati come modelli, mentre vengono proposti cinque testi tra cui scegliere il nuovo inno nazionale.
Bishkek (AsiaNews) - Il ministero della cultura del Kirghizistan ha elaborato un nuovo Codice d’Onore su richiesta dell’amministrazione presidenziale, pubblicando il documento per sottoporlo a pubblica discussione. Il Codice presenta una “raccolta di standard morali specifici”, che devono servire da orientamento per le convinzioni etiche e il comportamento dei cittadini, della gioventù, degli operatori sociali e degli strati più ampi della popolazione.
Come si legge nella nota esplicativa, “negli ultimi anni sono diventate particolarmente attuali nella nostra società le tematiche della responsabilità sociale, del rispetto reciproco, della morale comune e della fedeltà alla Patria. In quanto Stato che si sviluppa come democratico e multietnico, la Repubblica del Kirghizistan necessita di un rafforzamento delle norme non soltanto giuridiche, ma anche morali e culturali che riguardano il comportamento pubblico della popolazione”.
Si elencano quindi i concetti fondamentali per cui si chiede una maggiore formazione e radicamento nella società kirghisa, come la “conservazione dell’onore e della dignità”, il rispetto dei simboli statali e dell’eredità storica, l’atteggiamento di devozione nei confronti degli anziani e la cura dei più giovani e dei piccoli, la tolleranza e il rifiuto di ogni espressione di odio, aggressione e ostilità. I cittadini kirghisi si devono distinguere per “il comportamento dignitoso, l’onestà e la giustizia”, ma anche per il “consenso sociale e il patriottismo”.
Vengono indicati come modelli gli eroi della trilogia epica Manas, i cui nomi risuonano continuamente anche come titoli di produzioni e articoli del commercio e della comunicazione sociale a tutti i livelli, e si specificano i personaggi da ricordare sempre secondo gli standard indicati dal Codice: Manas, Semetej, Sejtek, Akbalta, Bakaj, Košoj, Almambet, Čubak, Syrgak, Kanykej, Ajčurek, Kulčoro e Ažibaj. La corretta applicazione di questi nomi eroici garantisce la “fedeltà alla nostra eredità morale”, secondo il ministero.
Il Codice propone quindi di realizzare queste indicazioni in varie dimensioni della vita sociale, come il lavoro dedicato all’istruzione e alla formazione negli istituti scolastici e nelle realtà aggregative, dalla famiglia allo sport e allo spettacolo. Si richiamano in particolare i funzionari statali e municipali ad un “comportamento ineccepibile dal punto di vista morale”, e si attribuisce particolare importanza alle politiche giovanili, all’educazione militare e patriottica e alla giusta illustrazione di queste prospettive nei mezzi d’informazione di massa. Le manifestazioni culturali devono essere preparate con “la formazione di basi ideologiche adeguate”, e si sostiene lo sviluppo dell’attivismo e della responsabilità sociale per tutti.
In conclusione del testo il ministero spiega che il Codice d’Onore è “un documento di carattere formativo e umanitario, indirizzato al rafforzamento dell’identità nazionale, allo sviluppo della cultura della persona e del comportamento etico sociale, senza rivestire alcun carattere politico”. La sua accoglienza da parte dei cittadini dovrà segnare un “passo importante sulla via dell’edificazione di una società più matura, unita e moralmente elevata in Kirghizistan”.
Un’applicazione molto sentita nel dibattito pubblico di questi principi morali sta riguardando da tempo la scelta del nuovo testo dell’inno nazionale, di cui lo stesso ministero della cultura diffonde progressivamente le proposte ritenute degne della valutazione sociale. Ci si avvicina alla finale del concorso e sono stati candidati cinque testi, che la commissione preposta ha reso pubblici senza indicare i nomi degli autori. In seguito verrà tenuto un concorso ulteriore per l’accompagnamento musicale ai testi indicati, per giungere a una completa valutazione. La pagina Facebook del ministero è inondata dai commenti, che mettono in rilievo i difetti di “eccesso di retorica”, ripetitività o debolezza espressiva, indicando la grande passione dei kirghisi per la giusta espressione dei propri “codici morali patriottici”.
02/05/2024 08:59
25/11/2022 10:52