06/11/2025, 18.33
CAMBOGIA-STATI UNITI
Invia ad un amico

Via l'embargo sulle armi: il premio (immediato) di Trump a Phnom Penh

A pochi giorni dalla firma dell'accordo con la Thailandia per raffreddare il conflitto (tutt'altro che chiuso) sul confine conteso, l'amministrazione Usa ha revocato la misura adottata nel 2021 da Biden. Un stop legato allo scontro con la Cina sulla base di Ream ma anche alla questione dei diritti umani in Cambogia (che nel frattempo hanno fatto ulteriori passi indietro).

Washington (AsiaNews/Agenzie) - Gli Stati Uniti hanno revocato l’embargo sul commercio delle armi con la Cambogia. La mossa arriva a pochi giorni dalla cerimonia della firma di un accordo di cessate il fuoco con la vicina Thailandia avvenuta la settimana scorsa su forte insistenza di Donald Trump a margine del vertice dell’Asean di Kuala Lumpur, dopo la mediazione nel conflitto durato alcuni giorni l’estate scorsa che ha lasciato dietro di sé decine di morti e migliaia di sfollati.

Era stata l’amministrazione Biden a imporre il divieto di esportazione di armi verso Phnom Penh nel 2021, citando la crescente influenza militare della Cina nel Paese, nonché preoccupazioni legate ai diritti umani e alla corruzione. Ora il segretario di Stato dell’amministrazione Trump, Marco Rubio, ha revocato le restrizioni. “Sulla base dell’impegno diligente della Cambogia nel perseguire la pace e la sicurezza, anche attraverso un rinnovato coinvolgimento con gli Stati Uniti in materia di cooperazione alla difesa e lotta alla criminalità transnazionale – si legge in un avviso pubblicato sul Federal Register - il Segretario di Stato ha deciso di revocare l’embargo sul commercio di armi con la Cambogia”. Il testo specifica che le vendite di armi alla Cambogia d’ora in poi saranno autorizzate caso per caso e soggette a criteri specifici.

Si tratta di un evidente premio per Phnom Penh che ancora nei giorni scorsi non ha mancato di lusingare Washington con il primo ministro Hun Manet che ha fatto sapere di aver presentato il sostegno del Paese alla candidatura di Trump al premio Nobel per la pace.

Non è chiaro - invece - come le preoccupazioni statunitensi sull’influenza militare cinese in Cambogia siano state superate. Da anni funzionari della Difesa americana esprimono timori sull’espansione della base navale di Ream, che potrebbe offrire alla Cina un avamposto vicino alle acque contese del Mar Cinese Meridionale. Nel frattempo il segretario alla Difesa americano Pete Hegseth, a margine di un incontro in Malaysia con il suo omologo cambogiano Tea Seiha, aveva già il 31 ottobre di aver concordato la ripresa delle esercitazioni militari congiunte Angkor Sentinel, sospese dal 2017.

Quanto invece alla questione dei diritti umani è certo che nessun passo avanti è stato compiuto a Phnom Penh: alla fine di agosto, approfittando dell’onda nazionalista suscitata dal conflitto con la Thailandia, il presidente del Senato Hun Sen - il padre dell’attuale premier e vero detentore delle redini del potere - ha fatto approvare una legge che permette di revocare la cittadinanza cambogiana a chi viene giudicato colluso con un Paese straniero o responsabile di azioni considerate dannose per la sovranità, l’integrità territoriale e la sicurezza nazionale.

Secondo quando denunciato dalle associazioni per i diritti umani si tratta di un ulteriore arma contro il dissenso, di fatto già bandito nel Paese. In Cambogia attualmente vi sono oltre 60 attivisti politici attualmente incarcerati e altri in esilio, condannati per reati che vanno dall'istigazione al tradimento.

Tra i casi illustri c’è anche quello di Theary Seng, attivista cristiana e curatrice della Bibbia Khmer con doppia cittadinanza cambogiano-statunitense, tuttora in carcere. Anche politici dell’opposizione come Sam Rainsy e Mu Sochua, entrambi con doppia cittadinanza e in esilio dopo condanne per tradimento, potrebbero essere privati della cittadinanza. Kem Sokha, un altro leader dell’opposizione attualmente condannato a 27 anni per tradimento, e gli ambientalisti del movimento Mother Nature, da un anno ormai in carcere per "cospirazione" contro il governo, hanno invece opzioni molto più limitate avendo la sola cittadinanza cambogiana.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Tratta dei matrimoni in Cina: sempre più donne cambogiane le vittime
19/05/2022 13:13
Phnom Penh: arrestate 200 persone per frodi online
22/09/2021 12:53
Sihanoukville: arrestati 14 cinesi coinvolti nelle attività illegali del China Project
14/09/2021 11:44
Cessate il fuoco dalla mezzanotte tra Thailandia e Cambogia
28/07/2025 16:09
Phnom Penh: scontata la vittoria di Hun Sen, si attende la transizione al figlio
24/07/2023 14:49


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”