12/12/2023, 13.35
VIETNAM-CINA
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Xi Jinping ad Hanoi per raffreddare l'asse con Washington

di Steve Suwannarat

Iniziata la visita di due giorni in Vietnam. Il presidente cinese punta a una maggiore cooperazione ma non potrà ignorare il contenzioso territoriale aperto da tempo con le modifiche unilaterali di Pechino alle proprie mappe per includere aree del Mar Cinese meridionale. Hanoi vuole cercare di ottenre i massimi benefici economici dalla sua "diplomazia del bambù".

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) - Il presidente cinese Xi Jinping è arrivato oggi ad Hanoi per una visita che segue significativamente quella di settembre dell’omologo statunitense Joe Biden che ha portato a un significativo miglioramento delle relazioni diplomatiche tra il Vietnam e gli Stati Uniti.

Obiettivo dei colloqui di Xi con il presidente Vo Van Thuong, il capo del governo Pham Minh Chinh e il segretario del Partito comunista vietnamita, Nguyen Phu Trong, è il rafforzamento dei rapporti tra i due Paesi segnati insieme da inimicizie storiche e da alleanze sostenute da comuni basi ideologiche un tempo, sostiutite ora da intensi scambi commerciali.

Nei due giorni di permanenza in Vietnam, aperti significativamente da una visita al Mausoleo di Ho Chi Minh a Hanoi, l’ospite straniero non potrà ignorare il contenzioso territoriale aperto da tempo dalla Repubblica popolare cinese con le modifiche unilaterali alle proprie mappe per includere aree del Mar cinese meridionale rivendicate dal Vietnam, per le quali in passato vi sono stati anche confronti armati.

Confini comuni, rapporti economici e simili basi ideologiche per i partiti al potere nei due Paesi sono elementi essenziali della coabitazione avviata con la normalizzazione delle relazioni diplomatiche nel 1991. Tuttavia - soprattutto le pretese cinesi sostenute da una crescente presenza militare nella regione - spingono Hanoi a cercare rapporti sempre più stretti con Washington, da tempo impegnata a contrastare l’espansionismo cinese in un’area che vede il più intenso traffico marittimo commerciale al mondo e su cui gravitano anche Paesi alleati o comunque accessibili alle forze aeree e navali Usa.

Rapporti che preoccupano Pechino, che da due mesi ha perso l’esclusivo livello di partnership strategica con il governo vietnamita a favore degli Stati Uniti. Per questo, anticipando la visita di Xi, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, ha tenuto a sottolineare che la visita vuole anche garantire che resti aperto un dialogo che “porti i raporti tra Cina e Vietnam a un livello superiore” affrontando temi come “politica, sicurezza, cooperazione reale, formazione dell’opinione pubblica, questioni multilaterali e marittime”.

D’altra parte, l’arrivo dell’illustre ospite rappresenta in sé per Hanoi una conferma del successo della sua “diplomazia del bambù”, ovvero di cercare il massimo beneficio economico dall’amicizia con la Repubblica popolare cinese, lasciando aperte le porte agli investimenti e all’export statunitense e di Paesi alleati di Washington, usandone capacità di deterrenza e influenza per garantire la propria sicurezza.

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