22/06/2020, 11.15
INDONESIA
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​A Depok 21 chierichetti sedotti dal loro tutor

di Mathias Hariyadi

La vicenda è stata denunciata alla polizia. Il parroco e il vescovo della diocesi di Bogor condividono l’intenzione che questo tipo di scandalo sessuale all'interno della Chiesa sia esposto pubblicamente e che sia assicurato alla giustizia il suo autore.

Jakarta (AsiaNews) – Per la prima volta un processo potrebbe avvenire all’interno della Chiesa cattolica dell'Indonesia, in quanto il parroco della St. Herculanus Parish Church di Depok (nella foto), appoggiato dal vescovo di Bogor mons. Paskalis Bruno Syukur OFM mira decisamente a consegnare alla giustizia il predatore sessuale.

In quella chiesa di Giava Occidentale, circa 21 chierichetti sono stati indotti a compiere atti sessuali dal loro tutor noto come SPM (42).

SPM è un avvocato e ha conseguito la laurea in giurisprudenza all'Università cattolica di Jakarta. Dopo che è stato tutor dei chierichetti per anni, il nuovo parroco gli ha assegnato un nuovo incarico come capo del desk liturgico nel febbraio 2020.

Stranezze

Questo scioccante caso di un predatore sessuale che ha coinvolto un uomo della cerchia interna della chiesa parrocchiale inizialmente è emerso quando i genitori delle vittime si sono lamentati di alcune "stranezze" che si sono verificate nei loro bambini di età compresa tra 11 e 12 anni.

Assistita dalla commissione KWI per la giustizia e la pace, è stata quindi istituita una squadra investigativa per cercare indizi all’origine di questi comportamenti improvvisamente cambiati di questi chierichetti.

E infine trovano ciò che non si pensava potesse accadere: i loro figli erano stati spesso sedotti da SPM per compiere atti sessuali. A volte nell'edificio pastorale della chiesa parrocchiale, nella casa residenziale dell'autore e in altri luoghi. Ciò che ha scioccato questi genitori è anche il fatto che lo stesso caso con lo stesso autore era stato scoperto nel 2014.

La madre di una vittima ha sorpreso inaspettatamente l'atto sessuale commesso da SPM a suo figlio a casa sua e quindi ha presentato denuncia al parroco. Ma un "accordo familiare" è stato preso per porre fine al caso dall'allora parroco nel momento in cui questi atti sessuali di SPM contro i chierichetti sono venuti alla luce per la prima volta.

Ciò che ha spinto la comunità cattolica nella chiesa parrocchiale di St. Herculanus a sentirsi a disagio è stata la decisione dell'allora parroco  che ha continuato a mantenere SPM a tutor dei chierichetti.

Non è chiaro il motivo per cui non è stato allontanato o seriamente  rimproverato per porre fine a questo scandalo sessuale poiché l'allora parroco ha mantenuto ancora SPM con la stessa posizione di tutor dei chierichetti fino a quando un nuovo sacerdote non lo ha spostato a un altro incarico dal febbraio 2020 .

Supportati dalla Commissione di giustizia e pace della KWI e da un avvocato del team legale, i genitori delle vittime hanno infine presentato il caso alla polizia di Depok e l'autore è stato quindi bloccato nonostante il suo iniziale rifiuto di ammettere un simile crimine.

Il caso ha attirato grande attenzione nella comunità cattolica indonesiana quando la polizia ha esposto pubblicamente la vicenda la scorsa settimana.

L'azione positiva della Chiesa

Parlando con AsiaNews di questo caso che ha scioccato l'intera comunità cattolica indonesiana, l'avvocato delle famiglie delle vittime Azas Tigor Nainggolan afferma che il numero delle vittime potrebbe aumentare. Lo scandalo si sta verificando dal 2002 e ha senso che ci si aspetta che sempre più vittime aumentino, nonostante il fatto che oggi “na abbiamo ancora solo 21".

Ciò che rende Nainggolan più sicuro di agire è il fatto che sia il parroco che il vescovo della diocesi di Bogor, mons. Paskalis Bruno Syukur condividono l’intenzione che questo tipo di scandalo sessuale all'interno della Chiesa sia esposto pubblicamente e che sia assicurato alla giustizia il suo autore.

Parlando con AsiaNews su questo incidente, il vescovo Syukur ha confermato di appoggiare l'azione legale di Nainggolan per consegnare il colpevole alla giustizia. "L'ho autorizzato ad affrontare questo problema", ha detto.

L’attuale parroco della St. Herculanus Parish Church,  p. Sirilus Yulius Natet ha fatto eco allo stesso coro. Intervistato da decine di giornalisti sullo scandalo, ha detto ai media "quasi tutto". Non coprirà questo incidente, nella speranza di porre fine a tale tipo di crimine nella chiesa: “Questo tipo di processo legale dovrebbe diventare una migliore pratica da esercitare nella Chiesa, non coprendo il caso ma ponendogli fine in modo appropriato", ha detto ad AsiaNews

Opinioni dissenzienti

È logico che un tale "nuovo" approccio praticato dal vescovo di Bogor e dal parroco di St. Herculanus possa suscitare opinioni diverse tra la comunità della chiesa e tra i sacerdoti della stessa diocesi. Alcuni di loro hanno espresso preoccupazioni e critiche sulla pubblicizzazione  del caso in quanto questo crimine sessuale all'interno della chiesa è stato presentato ufficialmente alla polizia.

"Perché non viene trattato all'interno della nostra stessa comunità?", ha chiesto ad AsiaNews un parrocchiano senza dare il suo vero nome poiché il caso è così sensibile per tutti i parrocchiani di St. Herculanus.

Nainggolan, che ora è l'avvocato delle vittime e delle loro famiglie, non nega tale affermazione. “Ci sono veramente – dice ad AsiaNews - opinioni dissenzienti tra i sacerdoti e nella comunità cattolica su come affrontare questo problema. Persino alcuni sacerdoti mi hanno apertamente accusato di ‘distruggere’ la buona immagine della Chiesa cattolica".  “Comunque, io e il vescovo di Bogor abbiamo un  obiettivo comune: come porre fine su base legale a questo crimine sessuale che coinvolge le persone all'interno della nostra comunità”.

"Il nostro obiettivo è chiaro, vale a dire proteggere le vittime, mostrando allo stesso tempo la comprensione e la protezione della Chiesa nei loro confronti. La Chiesa deve comportarsi come protettore delle vittime e delle loro famiglie. E non combatterle”, spiega Nainggolan, che ha trascorso anni a lavorare con l'apostolato sociale dei gesuiti nell'ormai disciolto Social Institute, prima di avviare il proprio studio legale.

"Sono ancora un cattolico devoto e la mia posizione professionale di avvocato è quella di difendere e garantire l'interesse delle vittime e delle loro famiglie come autorizzato dal vescovo di Bogor", aggiunge, respingendo qualsiasi "accusa" da parte di un prete che lo accusa di sfrontatezza per aver raccontato la storia al pubblico.

"Questa storia potrebbe essere solo la punta di iceberg che non abbiamo il coraggio di rivelare apertamente con altri colpevoli tra le persone consacrate nella Chiesa", sostiene.

Del team legale e del gruppo di supporto fanno parte una suora, una psicoterapeuta e un prete che lavorano dietro le quinte per proteggere le vittime e le loro famiglie.

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