10/05/2013, 00.00
RUSSIA-CINA
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Al via oggi la visita del Patriarca Kirill in Cina

di Nina Achmatova
Secondo quanto riferito dal servizio stampa del Patriarcato, lo scopo è "rafforzare ulteriormente le relazioni amichevoli tra i due Paesi". Meno di due mesi fa, la visita "storica" di Xi Jinping in Russia.

Mosca (AsiaNews) - Il patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill, è arrivato oggi, 10 maggio, a Pechino, prima tappa della sua visita ufficiale in Cina, che terminerà il 15 giugno.

Nella capitale cinese celebrerà la messa e incontrerà alti funzionari di Stato: dal capo del governo, ai leader di gruppi religiosi, come anche i funzionari cinesi responsabili degli affari religiosi", ha fatto sapere il servizio stampa del Patriarcato.

Nel corso della visita, oltre a celebrare la messa nella cattedrale Pokrovsky (Manto protettore della Madre di Dio) a Harbin - il capoluogo della provincia dello Heilongjiang, dove forte è la presenza russa - Kirill riceverà i membri della comunità cristiana ortodossa in Cina nell'ambasciata russa a Pechino. Nella capitale visiterà anche la chiesa dell'Assunzione, dove si trova il museo della Missione spirituale russa nel Paese.

Durante la visita si terrà anche la presentazione del libro di Kirill "Libertà e responsabilità alla ricerca dell'armonia- Dignità dell'uomo e diritti della persona", nella sua edizione in cinese, curata dal Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca e dal Consiglio per gli affari russo-cinese.

"La visita di Sua Santità il Patriarca è volta a rafforzare ulteriormente le relazioni amichevoli tra Russia e Cina - ha spiegato il servizio stampa del Patriarcato, come riporta l'agenzia Interfax-Religion - L'ortodossia ha un ruolo speciale nella storia dei rapporti bilaterali. Proprio i sacerdoti ortodossi, membri della missione spirituale russa in Cina, che operavano nel Celeste Impero dal 1685, hanno fatto molto per l'avvicinamento dei nostri Paesi" (vedi scheda su storia Missione ortodossa).

La visita di Kirill segue di nemmeno due mesi quella del leader cinese, Xi Jinping, il quale ha compiuto proprio in Russia la sua prima missione all'estero da presidente della Repubblica popolare, dal 22 al 24 marzo scorso. Una scelta significativa, secondo gli analisti, che vi hanno letto l'interesse  di Pechino ad assicurarsi buone relazioni con Mosca nell'intento di contenere l'avanzata statunitense nell'area Asia-Pacifico. I due Paesi sono allineati su diversi dei principali dossieri internazionali (dalla Siria, all'Iran, fino alla Corea del Nord) e hanno rilanciato la cooperazione economica (l'interscambio commerciale ha superato gli 80 miliardi di dollari, nel 2012) ed energetica (la major petrolifera russa Rosneft ha firmato con la cinese Cnpc un accordo per raddoppiare le sue forniture di greggio). "Stiamo lavorando insieme, contribuendo a plasmare un nuovo ordine mondiale più giusto per garantire la pace e la sicurezza, per difendere i principi fondamentali del diritto internazionale", aveva dichiarato Putin alla vigilia dell'incontro con Xi.

In Cina, 15mila fedeli ortodossi in attesa di un pastore (Scheda)

L'attività pastorale della Chiesa russo-ortodossa in Cina risale al XVII secolo, quando a Pechino arrivò il sacerdote Maxim Leontiev. La Missione spirituale fu istituita nel 1713. Nel 1949 si arrivarono a contare oltre 100 chiese ortodosse. Nel 1956 il Santo Sinodo concede l'autonomia alla Chiesa ortodossa cinese. La Rivoluzione Culturale ha, però, poi azzerato la presenza di prelati e sacerdoti.

Dalla morte del vescovo di Shanghai Simeone, nel 1965, la Chiesa locale è rimasta senza un suo rappresentante di alto grado. Nel 1997, il Sinodo della Chiesa russa ha così deciso di riaffermare la propria giurisdizione in Cina.

Oggi, i cristiani ortodossi nella Repubblica popolare sono circa 15mila, per lo più di discendenza russa. La loro presenza si concentra nell'Heilongjiang (ad Harbin); nella Mongolia Interna (a Labdarin); nel Xinjiang (a Kulj e Urumqi); a Pechino e Shanghai.
La comunità di fedeli non ha ancora alcun sacerdote (l'ultimo è morto nel 2003), e la domenica si raduna solo saltuariamente per pregare. Vi è un gruppo di studenti cinesi ortodossi, che studia all'Accademia teologica Sretenskaya di Mosca e all'Accademia di S. Pietroburgo con l'intenzione di tornare in Cina. Per le grandi cerimonie a Natale e Pasqua vi sono sacerdoti russi che celebrano le funzioni, ma all'interno dei territori dell'ambasciata o dei consolati.

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