16/02/2006, 00.00
siria
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Assad cambia ministri e intimorisce oppositori e popolazione

di Jihad Issa

Il regime di Damasco vuole mostrare di avere ancora il controllo della situazione, che nessuno può sfruttare l'attuale pressione internazionale per rovesciarlo e vuole proibire ai cittadini qualsiasi iniziativa di protesta".

Damasco (AsiaNews) - Il regime di Assad stringe i freni: ha cambiato gran parte del governo, nominando 13 nuovi ministri, e ha lanciato una campagna di arresti di potenziali oppositori, ai quali viene ingiunto di non svolgere alcune attività politica. L'obiettivo, secondo il legale di uno degli ex parlamentari arrestati, è di mostrare che, malgrado le pressioni internazionali, il regime è forte. A tale scopo Assad sembra anche intenzionato a stringere ancora di più i rapporti con l'Iran.

Dopo le critiche circostanziate lanciate contro il regime del partito El Baath guidato dal presidente Bachar El Assad da responsabili e da ex-esponenti siriani, come il vice-presidente Khaddam, oggi la sicurezza siriana ha convocato alcuni degli esponenti politici arrestati e rilasciati nei giorni scorsi:Maamoun El Homsi, Riad Saif, Mouhamad Najani Tayara. Sottoposti ad un lungo interrogatorio incentrato sugli ultimi sviluppi della situazione in Siria, sono stati ammoniti a non intraprendere qualsiasi attività di natura politica. L'avvocato di Maamoun EL Homsi, ex deputato, Anwar El Banny, ha confermato ad AsiaNews la notizia dell'arresto dell'ex deputato da parte degli organi di sicurezza, "verso mezzanotte. Dopo il suo rilascio, gli stessi agenti di sicurezza sono tornati all'alba ed hanno preso il suo figlio, in cambio del padre". L'avvocato ha detto che i servizi di sicurezza hanno proibito al suo cliente di esercitare qualsiasi attività politica e di attaccare il presidente Assad. Gli è stato anche detto di non organizzare incontri, "un fatto che ha rifiutato". Sullo scopo di questa campagna, l'avvocato El Banny sostiene che "questa campagna ha come primo scopo quello di mostrare al mondo che il regime mantiene il suo controllo forte e nessuno può sfruttare l'attuale pressione internazionale per rovesciarlo, e come secondo quello di proibire ai cittadini qualsiasi iniziativa di protesta".

Oggi la stampa siriana prosegue la sua campagna contro alcuni esponenti politici anti-Siriani. Il giornale As Sawra nell'editoriale, ha lanciato critiche contro i manifestanti di martedì, a Beirut, affermando che secondo l'agenzia Reuters non hanno superato il numero di 400.000, i dati diversi e maggiori diffusi dall'agenzia AFP sono stati condizionati dalla posizione francese, con l'influenza della Corrente di Hariri. L'editoriale rende omaggio alla posizione del generale Aoun, che malgrado gli avvenimenti del passato, rimane "un uomo integro, che sta cercando il bene del suo Paese". As Sawra non ha risparmiato il capo delle forze libanesi, Samir Geagea, che si auto-presenta candidato alla presidenza libanese, indicandolo come "responsabile di molti atti di violenza, durante la guerra" e sottolineando che aver usufruito dell'amnistia "non indica innocenza".

 

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